Coronavirus, gli operatori sanitari : «Grazie degli applausi ma vorremmo vere mascherine e non panni antipolvere»

Coronavirus, gli operatori sanitari : «Grazie degli applausi ma vorremmo vere mascherine e non panni antipolvere»
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Sabato 14 Marzo 2020, 17:32 - Ultimo aggiornamento: 17:38

Li abbiamo definitivi eroi e a loro a mezzogiorno dedichiamo un lungo applauso. Ed eroi dei nostri giorni, di questi giorni dell'epidemia di coronavirus lo sono davvero, costretti come sono a fronteggiare l'emergenza in ospedale spesso con turni massacranti e senza adeguati kit di protezione. L'ultimo kit  distribuito è stata una sorta di mascherina fatta con un materiale che assomiglia tanto a quello dei panni cattura polvere.

Per questo gli operatori della sanità aderenti all'Unione sindacale di base hanno lanciato un hastag provocatorio #EroiUnaMinchia per protestare contro le disumane condizioni lavoro e contro la mancanza di tamponi per loro che sono in prima linea.

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«Grazie per gli applausi ma nessuno si offenda se protestiamo - è scritto nel loro comunicato Usb  - Come vi sentireste se non ci fossero più mascherine per medici, infermieri, personale tecnico e addetti alle varie operazioni logistiche? Come vi sentireste se invece di una mascherina foste costretti a usare panni antipolvere con due buchi per le orecchie? Come vi sentireste se, dopo aver lavorato in corsia, nelle terapie intensive, al triage, quindi a stretto contatto con pazienti e colleghi già infetti, vi negassero la possibilità di un tampone di controllo, quello stesso tampone che in caso di positività di un calciatore viene effettuato a tutta la squadra e all’intero staff senza battere ciglio?»

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