Coronavirus, l'Oms: «Lasciate le mascherine a medici e infermieri»

Coronavirus, l'Oms: «Lasciate le mascherine a medici e infermieri»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Marzo 2020, 20:06

Lotta al coronavirus, «Le mascherine servono a chi lavora in prima linea, se non ne avete bisogno per favore non indossatele». È l'appello dell' Oms che, durante il consueto briefing sul coronavirus, ha affrontato il tema della carenza di equipaggiamento, mascherine in particolare. Presidio peraltro introvabile in Italia e oggetto di furti e speculazioni e truffe.

Coronavirus, la farmacista: «Dieci donne alle macchine, così cuciamo e regaliamo mascherine»
Coronavirus, mascherine illegali, tamponi abusivi e falsi consigli medici: i Nas contro le truffe

«Non possiamo mettere a rischio i nostri medici e infermieri. Se non avete una persona malata a casa non avete bisogno della mascherina, per favore non mettetela», ha chiesto la dottoressa Maria van Kerkhove.

«Il nostro obiettivo è costruire un canale per assicurare la continuità della fornitura» dell'equipaggiamento necessario per proteggere medici e infermieri impegnati a combattere il Covid-19, un lavoro che viene fatto «con il sostegno dei nostri partner, i governi e il settore privato». Lo ha detto il direttore dell' Oms Tedros Adhanom Ghebreyesu, sottolineando come «il collasso del mercato dell'equipaggiamento protettivo abbia creato enormi difficoltà ai lavoratori della sanità per poter operare in sicurezza». «Abbiamo identificato alcuni produttori in Cina che hanno accettato di rifornire l' Oms. Stiamo finalizzando gli accordi e coordinando le spedizioni per poter rifornire i nostri stock e poter inviare l'equipaggiamento protettivo dove c'è più bisogno», ha aggiunto.


L'Italia
«L'attuale produzione italiana è di circa un milione di mascherine al mese, ma grazie alle nuove misure contenute nel decreto Cura Italia verranno raggiunti 75 milioni di unità nel giro di un mese, per poi crescere ancora». Lo scrive su Fb il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli che ha partecipato nel pomeriggio in videoconferenza al Consiglio dell'Unione Europea informale sulla Competitività. L'aumento della produzione sarà possibile anche grazie «ai 50 milioni di finanziamento alle imprese» e ai «400 milioni dei contratti di sviluppo» previsti nel decreto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA