Coronavirus Lombardia: calano ricoveri e terapie intensive, 126 morti in 24 ore. Fontana chiede a Conte via libera alle messe

Coronavirus Lombardia: calano ricoveri e terapie intensive, 126 morti in 24 ore
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Martedì 28 Aprile 2020, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 19:18

In Lombardia prosegue il calo dei ricoverati per Coronavirus, compresi quelli in terapia intensiva. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Regione Lombardia. I casi positivi sono 74.348, 869 più di ieri (590 in più il giorno prima). Le persone ospedalizzate sono 7.280, -245 rispetto a ieri (-956 il giorno prima). I pazienti in terapia intensiva sono 655, 25 in meno di ieri (-26 il giorno prima). Il numero di vittime è salito a 13.575, in aumento di 126. I tamponi effettuati sono 351.423, 8.573 più di ieri.

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«Siamo sulla via giusta», ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana commentando i dati di oggi. La fase 2 o nuova normalità «è una normalità che ci comporterà una serie di piccole rinunce, meno importanti di quelle che abbiamo dovuto subire in questi mesi, ma che ci dovrà imporre stili di vita diversi da quelli che abbiamo sempre avuto nella nostra vita prima del 20 febbraio», ha detto. «Se i cittadini continueranno con questo impegno, credo che ci sarà presto anche la fase 3 in cui il virus scompare e speriamo arrivino vaccini per cui potremo risolvere problema». «Anche quando da lunedì la vita sarà un pochino più libera si devono mantenere le prescrizioni» e «dobbiamo chiedere ai cittadini ancora impegno per quello che dovranno fare in questa nuova situazione perché dobbiamo convivere con questo virus».

Nella fase 2 di lotta al coronavirus per Fontana sarà cruciale una rimodulazione di trasporti, con orari di lavoro diversi in modo tale che «le persone a bordo dei mezzi pubblici siano di meno e possano viaggiare in sicurezza». Anche questo è stato un argomento trattato ieri con il premier Giuseppe Conte a Milano: «Sono dell'idea che si debba lavorare prima - ha detto Fontana facendo il punto sulla situazione dei contagi e dei guariti -, non dopo impedendo alle persone di usare i mezzi pubblici». 

«Fontana ha scritto una lettera a Conte con una serie di proposte avanzate a Regione Lombardia dall'Arcidiocesi di Milano, per chiedere il via libera alle celebrazioni religiose», ha comunicato inoltre in una nota la Regione Lombardia, spiegando che «la missiva contiene una serie di suggerimenti condivisi anche con le autorità sanitarie».


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Fontana vede con favore la proposta di don Stefano Guidi, responsabile degli Oratori Milanesi e del Servizio per l'Oratorio e lo Sport dell'Arcidiocesi di Milano di offrire degli spazi per i bambini i cui genitori lavorano entrambi nella cosiddetta Fase 2 di lotta al Coronavirus, in attesa della riapertura delle scuole. Di questa iniziativa Fontana ha parlato nella sera di ieri con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dal quale è venuta «un a certa apertura» a questa possibile soluzione mentre nei giorni scorsi l'Istituto superiore della sanità aveva dimostrato «una certa chiusura».

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