Coronavirus, Locatelli: «Molta cautela nel riaprire, rischi seconda ondata»

Locatelli: «Meglio riapertura nazionale che per regioni»
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Giovedì 9 Aprile 2020, 18:44 - Ultimo aggiornamento: 19:29

Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli ha parlato della Fase 2. Per la fase 2 «personalmente credo che le politiche che verranno scelte dal decisore dovranno forse avere un carattere nazionale piuttosto che regionale, semmai valorizzando i profili di rischio dei lavoratori. Guardare prima alle professioni piuttosto che alle zone geografiche? Sostanzialmente sì», ha detto in conferenza stampa. 

«Oggi, pur nel numero ancora importante di decessi, ci sono 10 regioni, principalmente del centro sud, e la provincia autonoma di Bolzano, in cui il numero di morti giornaliero è inferiore a 10. Un successo importante largamente da attribuirsi alle misure restrizione oltre che alla capacità di tutto il Sistema sanitario di fronte alla situazione emergenziale». Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli in conferenza stampa alla Protezione civile. 

Sui test sierologici «il dimensionamento campionario verrà fatto considerando il genere della popolazione, inoltre sei fasce di età che abbiamo deciso di considerare grazie all'indicazione di Istat, poi un numero limitato di profili lavorativi e di differenze regionali; verrà scelto un test con elevata sensibilità, specificità, applicabilità larga su tutto il territorio nazionale, con larghissimo coinvolgimento delle Regioni». Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli in conferenza stampa alla Protezione civile.

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