Coronavirus Lazio, 58 contagi. D'Amato: «Tornati ai numeri di maggio, a rischio scuole. Assurdo chi si diverte in discoteca»

Coronavirus Lazio, 58 contagi: «Tornati ai numeri di maggio, limitare viaggi in aree a rischio»
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Sabato 15 Agosto 2020, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 09:58

Continuano ad aumentare i casi di coronavirus nel Lazio: oggi si registrano 58 nuovi contagi e zero decessi. Di questi oltre la metà dei casi sono di importazione o riguardano giovani di rientro dalle vacanze: sette i casi di rientro da Malta, sette da Romania, quattro casi da Spagna, sei casi da Grecia (4 da Corfù), tre casi da Croazia, due casi da Bielorussia e un caso da Albania. I drive-in lavorano a pieno regime.

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«Siamo tornati ai livelli di maggio, se continua così si rischia di pregiudicare l'apertura delle scuole in sicurezza. Occorre il rispetto delle misure di prevenzione e lo stop agli assembramenti e l'obbligo di mascherina nei luoghi di maggior frequentazione. Occorre la limitazione dei viaggi nelle aree a rischio», dice l'assessore alla sanità Alessio D'Amato.

«Trovo assurdo che c'è chi si diverte ballando in discoteca, negando l'esistenza del COVID e senza nessuna misura di prevenzione, mentre i nostri operatori sanitari trascorrono il ferragosto a fare tamponi a 40 gradi con le tute di protezione per difendere la salute di tutti. Basta ipocrisie o ci mettiamo in testa che non dobbiamo abbassare la guardia oppure i rischi sono molto elevati».Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato intervistato da Rainews.​


 
 

Coronavirus nel Lazio, il dettaglio delle Asl

Nella Asl Roma 1 sono otto i casi nelle ultime 24h e tra questi sei sono casi di rientro, due dalla Bielorussia, due da Malta, uno dalla Grecia e uno dalla Croazia, avviato il contact tracing internazionale. Dei casi restanti uno ha un link con la comitiva di rientro dalla gita a Capri.

Nella Asl Roma 2 sono due i casi nelle ultime 24h e tra questi un caso di un uomo di rientro dall’Umbria, in corso l’indagine epidemiologica.

Nella Asl Roma 3 sono otto i casi nelle ultime 24h e tra questi quattro i casi di rientro da un viaggio scolastico a Corfù (Grecia). Un caso di rientro da Malta e uno da Croazia, avviato il contact tracing internazionale. Un caso di un uomo operatore su un set di una nota produzione cinematografica che ha ricevuto dalla Asl le prescrizioni di sicurezza.

Nella Asl Roma 4 sono ventuno i casi nelle ultime 24h e tra questi due sono i casi su segnalazione del medico di medicina generale, sei i casi di rientro dalla Romania e uno dall’Albania, avviato il contact tracing internazionale. Quattro casi sono contatti di casi già noti e isolati.

Nella Asl Roma 6 sono quattro i casi nelle ultime 24h e tra questi una donna su segnalazione del medico di medicina generale e di rientro dalla Romania. Un caso di un uomo di rientro dalla Croazia, avviato il contact tracing internazionale. Infine per quanto riguarda le province si registrano quindici casi e zero decessi nelle ultime 24h.

Nella Asl di Latina sono tre i casi e tra questi e si tratta di un cluster familiare residente a Priverno è in corso l’indagine epidemiologica. Un caso nella Asl di Frosinone e si tratta di una donna di rientro da un viaggio a Malta. Sono undici i casi nella Asl di Viterbo e tra questi una donna individuata in fase di pre-ospedalizzazione e otto sono casi di rientro da viaggi intercettati al drive-in: quattro da Spagna, tre da Malta e uno da Grecia, in corso il contact tracing internazionale.

Zingaretti: da domani test a Fiumicino 
Da domani la Regione Lazio fa partire i test all’Aeroporto di Fiumicino, che rappresenta il 70% del traffico nazionale. Quaranta operatori solo a Fiumicino, 120 operatori sanitari coinvolti nei drive in attivi per i tamponi.
«Faremo di tutto per difendere le persone, ma occorrono comportamenti responsabili. Grazie per la collaborazione alla società ADR e a tutti gli operatori sanitari, ma dico con grande fermezza: non possiamo di nuovo lasciare tutto sulle spalle del solo personale sanitario. Faccio un appello alla responsabilità ai cittadini, ai Prefetti e ai Sindaci, soprattutto dei Comuni della costa: sono fondamentali i controlli sul rispetto delle regole e contenimento degli affollamenti. Il rischio di un ritorno indietro è reale, non sprechiamo i sacrifici che abbiamo fatto».
 

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