Coronavirus Italia, così da marzo il contagio irrompe nelle statistiche sulla mortalità

Il grafico del ministero della Salute sulla mortalità
di Luca Cifoni
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Mercoledì 25 Marzo 2020, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 10:43

Quasi 7 mila morti in poco più di un mese, da quando è iniziata in Italia l'epidemia di coronavirus. Numeri che oltre a turbare per le perdite umane fanno riflettere sui possibili effetti in termini di tendenze demografiche generali. E i primi effetti iniziano a vedersi, dopo la tendenza di segno opposto emersa nei primi due mesi dell'anno: in quel periodo, in base alle rilevazioni preliminari, il numero dei decessi degli ultrasessantacinquenni era rimasto al di sotto delle attese di statistici ed epidemiologi.

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Il sistema di sorveglianza della mortalità anticipa i dati di consuntivo dell'Istat, che per forza di cose possono arrivare solo con alcuni mesi di ritardo. Rilevando quasi in tempo reale in 19 città campione le morti di cittadini con 65 anni o più, il ministero della Salute può invece studiare in via approssimata l'andamento della normale influenza stagionale, che causa vittime in particolare nel segmento più anziano della popolazione. Finora i dati indicavano per le prime 9 settimane dell'anno un numero di morti inferiore di circa il 6% rispetto a quelli ipotizzati in base all'andamento dei 5 anni precedenti ed alla struttura demografica della popolazione. Questo tra l'altro porterebbe ad escludere un effetto letale del virus prima che si manifestasse come tale, dal 21 febbraio in poi.



Nella decima settimana, quella che va dall'1 al 7 marzo, la situazione cambia visibilmente e il numero medio di decessi giornalieri nelle città campione diventa superiore a quello atteso in particolare per quel che riguarda gli ultraottantacinquenni, mentre le altre classi di età (tra 65 e 74 e tra 75 e 84 anni) sono sostanzialmente stabili. Va ricordato che fino al 7 marzo i morti rilevati per coronavirus erano 233, un numero ancora molto contenuto rispetto a quello attuale; per avere un termine di paragone, si può osservare che nel marzo 2019 sono morte in Italia - in totale, cioè per tutte le cause e a tutte le età - circa 58 mila persone ovvero qualcosa come 1.870 al giorno. Nelle prossime settimane dunque l'effetto Covid-19 dovrebbe essere, tragicamente, molto più evidente.

 

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