Coronavirus, Arcuri: «App Immuni segnalerà contatto di 15 minuti con un positivo a meno di 2 metri»

Coronavirus, Arcuri: «App Immuni segnalerà contatto di 15 minuti con un positivo a meno di 2 metri»
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Martedì 28 Aprile 2020, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 15:42

Procedono i lavori per la app Immuni, che sarà operativa a maggio e segnalerà il contatto con un positivo a distanza di meno di 2 metri e per più di 15 minuti. Lo ha annunciato il commissario Domenico Arcuri, intervenendo alla Protezione civile. «L'App per il contact tracing farà scattare l'alert quando ad esempio  il signor Rossi avrà avuto un contatto stretto per più di 15 minuti  con una persona positiva», ha spiegato Arcuri. «Gli scienziati ci dicono che il tempo minimo certo per essere a rischio contagio è di 15 minuti, la distanza di rischio tra un metro e due metri, ma meglio ragionare sui due metri».

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Dati app saranno criptati. La privacy, comunque, sarà garantita: 
«Non è stato ancora deciso se i dati raccolti dalla App per il contact tracing saranno conservati sui device dei cittadini o su un server pubblico - ha aggiunto Arcuri - Al momento dello sviluppo si potrà decidere se lasciarli sul telefonino e/o su un server pubblico e italiano. In ogni caso non cambia nulla sulla piena e assoluta garanzia della privacy» in quanto i «dati sono criptati. Non si può attendere che il rischio sia pari a zero per uscire dal lockdown, avete ragione, ma non ci si può illudere di uscirne sottovalutando i rischi che corriamo», ha spiegato Arcuri. Il rischio, ha precisato, è che succeda come in Germania, dove l'indice di contagiosità del virus sarebbe tornato a salire da 0.7 a 1.1. 

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«I dati che arrivano dalla Germania dimostrano come sia alto il rischio di tornare ad un lockdown totale se mi alleggeriscono troppo in fretta le misure di contenimento prese - ha spiegato - Il governo sta valutando se definire di nuovo delle zone rosse per evitare l'estensione di nuovi focolai di infezione, che riprendono a manifestarsi. Ecco perché uscire dal lockdown non è facile ed ecco perché essere costretti a tornare al lockdown non sarebbe difficile». 

Le mascherine. 
«Da lunedì potremmo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, tre volte l'attuale fornitura. Dal mese di giugno arriveremo a 18 milioni, dal mese di luglio 25 milioni e quando inizieranno le scuole a settembre potremmo distribuire 30 milioni di mascherine al giorno, undici volte quel che distribuivamo all'inizio dell'emergenza». Lo ha detto il Commissario straordinario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla protezione civile.

 

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