Coronavirus, aree gioco nei parchi e centri estivi per i bambini: fino a 6 anni niente mascherina

Aree gioco nei parchi e centri estivi per i bambini: fino a 6 anni niente mascherina
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Lunedì 27 Aprile 2020, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 19:22

Coronavirus. Aree gioco anche individuali nei parchi e centri estivi aperti per aiutare i genitori che lavorano. Si parte da qui per avviare una Fase 2 anche per i bambini per i quali per ora c'è una piccola certezza: fino a sei anni non dovranno indossare la mascherina. Il primo step si concretizzerà domani con un incontro convocato dalla ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti con i Comuni, le Regioni, le Province,a cui è annunciata anche la presenza dei ministri dell'Istruzione Azzolina e dello Sport Vincenzo Spadafora per formulare «delle linee guida e dei protocolli» che permettano di mettere in campo delle proposte a tutela della salute ma anche del diritto al gioco dei più piccoli.

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Aprire i centri estivi e i parchi con 'aree per giochi individualì, sono i due punti di partenza di una road map con specifiche linee guida, redatte da pediatri, pedagogisti ed esperti d'infanzia e dell'adolescenza. Il piano prevede la pubblicazione di due avvisi pubblici «Educhiamo» e «Giochiamo» con lo stanziamento di 35 milioni. Sempre dal ministro delle politiche della famiglia è in fase di preparazione un accordo con il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale per finanziare con 5 milioni di euro, progetti di servizio civile ad ore dedicati ad attività di assistenza della popolazione anziana e delle famiglie con minori.

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E per supportare le famiglie con bambini è «all'esame» la possibilità, per i laureandi in scienze della formazione di ottenere crediti formativi grazie allo svolgimento di volontariato per aiutare i bambini durante l'attività scolastica in modalità digitale. Per ora però sembra però essere sparito l'annunciato assegno straordinario universale per tutti i figli minori di 14 anni, che secondo la ministra doveva essere erogato almeno fino alla fine dell'anno.
 



«La parola assegno - ha sottolineato la stessa Bonetti - non è stata pronunciata durante la conferenza stampa, ma la parola assegno è la figura fondamentale e, dal mio punto di vista, irrinunciabile per la gestione» della Fase Due. Dal 4 maggio saranno rinnovati invece i congedi parentali e il bonus babysitter anche se è la Bonetti ad ammettere che le politiche familiari non funzionano quando sono una tantum, «ma quando hanno una stabilità che attiva un percorso di progettualità».

Per dare risposte alle famiglie è sceso in campo anche Nicola Zingaretti che ha sottolineato la necessità di un 'Piano Infanzia ovvero, un pacchetto di misure specifiche pensato sui bisogni dei più piccoli ed ha annunciato che «il Pd ci sta lavorando, ed è pronto a dare il proprio contributo»: perché si riparta davvero - ha sottolineato il segretario del Partito Democratico, «è fondamentale affrontare la grande questione di come riportare bambini e ragazzi a una vita il più possibile normale, già prima della riapertura delle scuole prevista per settembre». Sulla stessa lunghezza d'onda la viceministra dell'Istruzione Anna Ascani, secondo la quale il piano per l'Infanzia «verrà messo a punto nelle prossime ore» e «di concerto con il Ministero della Famiglia, gli enti locali, i gestori delle scuole paritarie e tutti i soggetti coinvolti».

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