Coronavirus, no al parco e attenti ai tablet: il decalogo dei pediatri per proteggere i bimbi

Coronavirus, no al parco e attenti al tablet: il decalogo dei pediatri per proteggere i bimbi
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Venerdì 13 Marzo 2020, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 20:31

Niente parco, meglio giocare a casa. Attenzione a smartphone e tablet, la mamma non li metta in mano al bambino senza averli disinfettati. Parlare a tutti, anche ai più piccoli, di quello che sta succedendo, non ricevere spiegazioni può mettere ansia. Diffuso un decalogo per i genitori elaborato da alcuni tra i migliori specialisti italiani.
Ecco alcune indicazioni, a cominciare dall'igiene

1) È molto importante che anche i bambini seguano tutte le misure di prevenzione consigliate agli adulti: lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 1 minuto cantando due volte “tanti auguri a te”e ricordarsi di chiudere il rubinetto dell’acqua con un fazzolettino di carta; non toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di tosse, raffreddore o mal di gola,  abbracci e strette di mano; non far baciare il bambino da nessuno e tenerlo a distanza di almeno un metro da chiunque.

2) Insegnare ai bambini a  starnutire nel gomito e non scambiare nemmeno in famiglia bicchieri e posate.

2)  Pulire le superfici dove il bambino gioca o studia con disinfettanti a base di alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina)

3) Non portarli al parco. I bambini, come gli adulti, devono in questo momento restare a casa, non è consigliabile la passeggiata ai giardini specie se ci sono altri bambini o adulti. Comprendiamo che non è facile tenere i bambini in casa ma adesso è necessario, anche perché i bambini possono trasmettere l’infezione ai nonni, e per i nonni è pericolosa

4) Bisogna spiegare ai bambini (in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun soggetto) ciò che sta avvenendo intorno a loro. Non ricevere spiegazioni dagli adulti in un contesto di tensione ben percepibile rischia infatti di generare un’ansia ancora maggiore rispetto a quella che può generare una consapevolezza ben gestita.

5) Attenzione agli smartphone. Pulire accuratamente i dispositivi almeno una volta al giorno e evitare di farli utilizzare da altre persone, anche della stessa famiglia, contemporaneamente.

6) Evitare di passare di mano il telefonino durante una chiamata alla sorella o alla mamma.

7) Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Non esistono farmaci né vitamine che possono fermare o prevenire l’infezione. Se il bambino ha la febbre, restate a casa, somministrate i soliti farmaci antipiretici (paracetamolo) e avvertite al telefono il vostro pediatra senza recarvi però al suo studio né tantomeno al pronto soccorso. Il pediatra al telefono saprà consigliarvi su cosa fare.

8) Non c’è nessuna necessità di modificare la dieta, nessun alimento può servire per contrastare il virus.

9) Restare in casa e giocare con loro. Possiamo fare tante di quelle cose.  Ad esempio cercare tra le cose vecchie, e trovare qualcosa da mostrare ai nostri bambini di come eravamo, come giocavamo, dove siamo andati in vacanza. O leggere assieme, guardare atlanti, o perché no anche un libro di cucina. O ancora sentire musica, scegliendo quello che ci piace e che può piacere. O giocare, con giochi vecchi, giochi nuovi o anche nessun gioco, solo quello che troviamo in giro: tappi di sughero, scatole di cartone, spaghi, carta colorata, colla, plastilina. O guardare dalla finestra e commentare, quello che si vede e quello che non si vede più. O usare, questa volta bene, il cellulare, per chiamare i nonni e chiedere come stanno, o l’amico della scuola. Insomma, non bisogna per forza ricorrere alle cose pronte, video, audio o altro.

10)  La tv può aiutare: su sette canali del digitale terrestre da 40 a 46 ci sono trasmissioni per bambini e ragazzi. I genitori li guardino e scelgano per l’età.


I PEDIATRI CHE HANNO COLLABORATO LA DECALOGO
Generoso Andria 
pediatra emerito Università Federico II, Napoli  
Giancarlo Biasini 
pediatra emerito ospedale Bufalini, Cesena 
Giovanni Corsello 
pediatra Università degli studi, Palermo   
Daniele de Brasi
pediatra ospedaliero Santobono Napoli; associazione culturale pediatri Campania  
Stefania Manetti
pediatra di famiglia piano di Sorrento, Napoli  
Paolo Siani
pediatra ospedaliero, Santobono e parlamentare, Napoli 
Giorgio Tamburlini
pediatra e presidente del centro salute del bambino, Trieste  
Alberto Villani
pediatra ospedaliero Bambino Gesù e  presidente società italiana di pediatria, Roma  
Federica Zanetto 
pediatra di famiglia e presidente associazione culturale pediatri, Milano.

 

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