Eroi sul divano. Si combatte da fermi il nemico invisibile. La nostra guerra si fa da casa, ai nostri nonni - ricorda qualcuno sui social - li mandavano al fronte. Genitori a tempo pieno, tra home schooling app e chat, bambini da intrattenere e adolescenti da trattenere, mariti e mogli al lavoro sullo stesso tavolo. La vita è tutta qui, in quei metri quadrati da condividere che prima si attraversano in fretta, a volte senza incontrarsi, e adesso devono contenere: ufficio, scuola, parco giochi, palestra. Si rischia di ritrovarsela in casa, la guerra. Il nemico è fuori ma pure dentro, ognuno a combattere la privatissima battaglia per conquistare spazio ed espugnare il divano. Gli effetti della clausura da coronavirus, prevede chi di dinamiche familiari se ne intende, saranno boom di nascite e molte più separazioni.
LE TENSIONI
Il fatto è che stiamo vivendo «un trauma collettivo», le cui conseguenze ci vorrà tempo per scoprirle. Intanto, bisogna modificare tutte le abitudini e adattarsi al nuovo affollatissimo ménage. Il rischio conflitti è molto alto, si può arrivare alla rottura oppure riscoprire il valore della vicinanza. «In simili circostanze, ci si ritrova tutti uniti contro un nemico esterno e si stabiliscono patti di solidarietà: è la reazione primitiva del gruppo quando viene attaccato», sostiene Anna Nicolò, presidente della Società psicoanalitica italiana. Rinviare il conflitto, per quanto si può. Ecco qualche consiglio: fare delle cose insieme, dalla pulizia della casa alla cucina, commentare le notizie, giocare con i figli e non solo con loro, cantare, ascoltare musica. «Tutto si può trasformare in gioco e il gioco trasforma ogni cosa e spegne l'aggressività. Modulando la tensione ci proteggiamo anche dal contagio perché chi si sente sotto pressione può scappare, uscendo, o per il nervosismo toccare ogni cosa con il rischio di infettarla. Bisogna trovare strade alternative all'attacco e alla fuga, che generano comportamenti imprudenti». L'isolamento mette a dura prova le coppie ai ferri corti, con il rischio di farle scoppiare. «Bisogna resistere e fronteggiare il persecutore reale che è esterno e non dentro casa», conclude la psicoanalista.
Niente è come prima, meglio cambiare in fretta e ritrovare nuovi equilibri. Per non litigare, bisogna stabilire delle regole di convivenza e rispettare i confini. Bene che siano i genitori a farlo. Se mamma e papà lavorano, non si gioca in salone ma in un'altra stanza. Le lezioni online non si seguono sul divano, dando fastidio a tutti. Si pranza e si cena insieme, non ognuno come crede. Gli spazi vanno definiti come gli orari, magari è un buon esercizio per ristabilire confini e non solo fisici.
I BAMBINI
Finalmente tanto tempo per loro, ma come occuparlo? Semplicemente non preoccupandosene. «I bambini possono essere resi partecipi di tutte le attività della casa, collaborare nella cucina e nella pulizia», suggerisce Pietro Lucisano, ordinario di Pedagogia sperimentale alla Sapienza. «E possono essere coinvolti negli interessi e negli hobby dei genitori, dalla musica alla pittura. Non è necessario che si pensi di fare qualcosa per i bambini, mentre è importante non trasferire loro il panico. I genitori devono insegnargli ad essere prudenti senza diventare ossessivi. Godersi insieme questa pausa, senza mettere i bambini al centro della vita della casa».
Cose da fare in casa ce ne sono tante, il cantautore Mannarino ne fa un elenco su Instagram: «Leggere, scrivere, fare lavoretti, aggiustare cose... sconfiggere i virus che ti porti dietro da una vita, scegliere di essere felice, buttare le cose inutili e decidere cosa vuoi fare davvero quando uscirai di casa».
Ecco i consigli degli esperti
Gli orari: vanno rispettati per evitare litigi
Stabilire orari e rispettarli. C'è il momento delle lezioni online, quello del pranzo e della cena, del lavoro dei genitori e della tv. Devono essere i genitori a stabilire le regole della convivenza per evitare caos e litigi. A cominciare dall'ora della colazione che si potrà fare insieme.
Gli spazi: dividere bene le aree
Lo stesso vale per gli spazi, da definire e rispettare. Ci devono essere quelli dedicati al lavoro, allo studio, alle lezioni on-line e al gioco. Senza rigidità e con molta tolleranza, è bene stabilire dei confini altrimenti si corre il pericolo di sentirsi continuamente invasi e essere completamente privati della libertà in casa.
Il gioco per allentare la tensione
Fare più cose possibili insieme, coinvolgere i bambini e anche gli adolescenti nella cucina, nella pulizia della casa e nei propri hobby. Giocare insieme è importante perché allenta le tensioni e le trasforma. Ma anche ascoltare musica, cantare, riscoprire vecchi giochi ed oggetti dimenticati, leggere e parlare.
I conflitti vanno rinviati: il nemico è fuori
Rinviarli, se è possibile. Lasciare che le tensioni si accumulino ed esplodano è rischioso anche perché ci può esporre al contagio. Evitare l’attacco e la fuga, due possibile reazioni al conflitto. Bisogna capire che il nemico in questo momento non è dentro casa ma è fuori e va affrontato insieme.
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