La Procura di Ancona ha disposto nuovi accertamenti per verificare la rispondenza dei luoghi rispetto all'autorizzazione rilasciata dal Suap (Sportello unico attività produttive), anche in riferimento alla comparazione del piano d'emergenza e di evacuazione, alle vie di esodo esistenti, «così come risultano dal verbale della riunione Suap del 12 ottobre 2017», spiegano gli inquirenti.
Il filone principale dell'inchiesta, però, è quello che lo scorso agosto ha portato all'arresto di sette persone, tra le quali sei ragazzi del Modenese, di età compresa tra i 19 e 22 anni, accusati di omicidio preterintenzionale: avrebbero spruzzato spray al peperoncino all'interno della discoteca come diversivo per rubare collanine d'oro ai ragazzi che aspettavano il concerto. Era stato porprio lo spray a generare la calca in cui persero la vita in sei subito fuori del locale, anche a causa del crollo di una ringhiera arrugginita e non adeguata. Dalle intercettazioni telefoniche raccolte dagli investigatori era emerso un quadro choc: giovani senza scrupoli che non avrebbero esitato a colpire neanche durante la ressa mortale. Le consulenze tecniche evidenziarono invece l'inidoneità al pubblico spettacolo del locale, risultato insicuro in condizioni d'emergenza e con destinazione urbanistica di magazzino agricolo.
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