Napoli, scontri nella prima notte di coprifuoco. Proteste contro De Luca

Proteste in piazza a Napoli
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Venerdì 23 Ottobre 2020, 23:04 - Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 10:55

Un migliaio di giovani a volto coperto, tra loro molti militanti del circuito 'antagonista' e non solo, sono scesi per le strade a Napoli, nella prima serata di coprifuoco alle 23, per protestare contro la stretta anticovid varata dal governatore della Campania De Luca. Ci sono stati scontri con la polizia - un centinaio di agenti in tenuta antisommossa - e lanci di lacrimogeni e petardi, soprattutto davanti al palazzo della Regione. 

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Un cassonetto è stato dato alle fiamme, mentre bottiglie di vetro sono state scagliate contro gli agenti.

I manifestanti sono scesi in strada organizzati da un tam tam partito sui social. Colpito e spinto su un'auto un giornalista di SkyTg24 durante gli scontri.

 

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A protestare non sono commercianti e piccoli imprenditori che lo hanno fatto pacificamente in queste ore, sia a Napoli che a Salerno, ma giovani radunatisi nelle zone tradizionalmente frequentate da universitari e galassia antagonista. «Siamo ad un passo dalla tragedia, serve un lockdown nazionale», con i contagi Covid che superano i 19 mila casi in un giorno, aveva detto il presidente De Luca rendendo esplicito il pressing che arriva anche dagli scienziati e da pezzi della maggioranza affinché il governo metta in campo un intervento drastico per fermare l'impennata della curva epidemiologica. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per il momento dice no: «Dobbiamo scongiurare un secondo lockdown generalizzato».​

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