Conselice, case allagate: centinaia di evacuati. «Virus nell'acqua», e mancano i vaccini

«In tanti con vomito e gastroenterite». Scarseggiano le dosi, l’aiuto dell’Esercito

Conselice è una palude, parte l'evacuazione «Via dalle case allagate». Vaccinazioni anti-tetano a tappeto
di Alessia Marani inviata a Conselice
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Venerdì 26 Maggio 2023, 14:07 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 13:43

dal nostro inviato

CONSELICE Adesso sono l’acqua putrida, il fango duro come la pietra e il polverone che si alza a ogni movimento di uomini e mezzi a fare paura agli alluvionati dell’Emilia Romagna. Ieri centinaia di cittadini di Conselice, nel Ravennate, dove ancora parte delle case è con l’acqua a un metro d’altezza, si sono messi in fila dalle 8 del mattino per la vaccinazione contro difterite, tetano e pertosse in quello che una volta era l’ex ospedale e oggi è sede della Casa della Salute. «Sapevo di dovere venire per l’antitetanica - dice Fabiana, con le galosce incrostate di fango ai piedi - invece ecco qui anche la difterite e la pertosse». Vicino a lei una ragazza chiede di potere fare anche il richiamo per l’epatite. Qualcuno evoca la legionella. «Abbiamo paura - afferma Ersilia - che con il caldo e le zanzare, che qui non mancano mai, possano diffondersi dei malanni. La sentite questa puzza nell’aria? In certi punti è nauseabonda». A metà mattina la fila non scorre. Hanno dato cento numeri con la lettera A, poi altrettanti con la B. A un certo punto l’annuncio: «Ce ne sono 200 di vaccini», poi però ne arrivano altri. Ieri anche una delegazione dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze è andata in soccorso delle popolazioni alluvionate portando soluzioni e disinfettanti contro il tetano. 

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Nelle zone rosse

A Sant’Agata sul Santerno, a pochi chilometri da Conselice, un paese di 2.800 abitanti completamente invaso dall’acqua del fiume che nella notte tra martedì 16 e mercoledì 17 maggio ha rotto l’argine, Nicola Messina racconta: «Ieri per la prima volta abbiamo rimesso piede dentro casa, abbiamo provato a dormire al piano di sopra, ma non ci sono le condizioni.

Mia figlia si stava sentendo male, le veniva da vomitare. Una sua amica ha avuto forti problemi di gastroenterite ed è dovuta andare all’ospedale di Lugo». Tra gli operatori delle forze dell’ordine e i volontari impegnati nelle operazioni di soccorso e bonifica nella Bassa Romagna, sono stati registrati casi di dissenteria. Nelle farmacie di zona rimaste aperte qualcuno ha chiesto pomate per principi di dermatite. «Se ti rimane il fango sulla pelle per troppo tempo - spiega un volontario della protezione civile nella piazzetta off-limits di Sant’Agata sul Santerno - dopo un po’ la pelle ti prude». Antonietta ha 75 anni, mostra la sua casa a pochi passi dall’argine del Santerno completamente devastata dall’acqua. Montagne di mobili e vestiti da buttare, così pure la macchina. «L’acqua corrente è tornata - dice - ma qui nessuno la beve». La sindaca di Conselice, Paola Pula, ha firmato un’ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate (circa 500 persone) di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico-sanitari. «La misura – si legge nella nota – si è resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall’abitato. La pericolosità della situazione è legata strettamente, e unicamente, al contatto con le acque stagnanti». Una signora racconta sgomenta di avere visto «insieme alle carcasse di piccoli animali, come tartarughe e talpe, ma anche galline, galleggiare nei ristagni bisce e pesci enormi». A Sant’Agata il Comune ha allestito un campo base all’interno della scuola Pascoli. Una ragazza chiede «aiuto psicologico», un’altra racconta di essersi messa a piangere «non so se per felicità o disperazione» quando sono andata dal meccanico a Lugo dove avevo lasciato l’auto in riparazione e mi sono resa conto di essere forse l’unica qua a possederne ancora una marciante». Il via vai dei soccorritori è incessante: i carabinieri vanno porta a porta a controllare se e dove serve aiuto. 

 

 

 

L'ordinanza

Nella Casa della Salute di Conselice, che è anche punto base dei vigili del fuoco di Cuneo e Torino, alle 13 stavano chiamando ancora il numero B 75. Mimma ha il C 10: «Alle 9,30 sono arrivati i vaccini, poi abbiamo aspettato il periodo di incubazione in frigo - dice - il sole cuoce, solo dopo che abbiamo protestato sono arrivati rinforzi». Ma poi ecco che si velocizza. Arrivano due camper in aiuto, aprono altri 5 ambulatori. «Solo giovedì abbiamo vaccinato 700 persone in provincia di Ravenna - fa sapere la Ausl Romagna - e nella prima parte di oggi (ieri, ndr) altre 250 a Conselice. Si tratta di quelle persone che ancora non avevano fatto i richiami e delle poche altre che non si erano mai vaccinate». Oggi le vaccinazioni anche a Sant’Agata sul Santerno. 

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