Codice della strada, la stretta: neopatentati con un solo passeggero

L’emendamento per prevenire le stragi di giovani, stop alle comitive di ragazzini in auto: il divieto previsto da mezzanotte all’alba

Codice della strada, la stretta: neopatentati con un solo passeggero
di Paolo Travisi
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Domenica 24 Luglio 2022, 22:38 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 21:58

«Ho rifatto quella strada tante volte, di giorno e di notte, per capire, per farmene una ragione, perché proprio a noi genitori così attenti e maniacali. Poi ho capito che ai nostri ragazzi non bastano solo la famiglia o la scuola guida. Serve lo Stato». Sono le parole di Giulia Barillaro, la madre di Edoardo Divino, un ragazzo morto a 17 anni in un incidente stradale a Roma, lo scorso gennaio. Era in un’utilitaria, insieme ad altri 4 amici, alla guida c’era un neopatentato di 18 anni.

Non c’erano alcol o droga dietro quell’incidente mortale, più probabile un attimo di distrazione.

Ogni fine settimana in Italia si piantano molte croci e proprio a luglio si è registrato il record di 42 decessi in un solo weekend. Una buona percentuale dei morti tra l’altro appartiene alla fascia d’età 18/24 anni. Secondo un’indagine a livello europeo, gli incidenti stradali con giovani fino a 30 anni, rappresentano il 25% del totale. Dall’esperienza drammatica di Giulia Barillaro, dal suo impegno per frenare le stragi di ragazzini si tenta in tutti i modi di evitare che altre vite come quelle di Edoardo si spengano dentro ad un’auto. 


LA NOVITÀ
Su proposta di Francesco Spanò, direttore del personale dell’Università Luiss, ed amico della mamma della vittima, è nata l’idea di aggiungere un nuovo articolo al Codice della Strada, per vietare ai neopatentati di trasportare più di una persona a bordo.

«Da genitori volevamo fare qualcosa, così ci siamo inventati una piccola modifica che limita il trasporto a un solo passeggero a bordo per tutti i neopatentati, di tutte le età, che siano diciottenni o quarantenni. Una regola che dura 3 anni, come prevede il Codice attuale», spiega Spanò, che ha trovato in Ernesto Magorno, senatore di Iv-PSi, il primo firmatario dell’emendamento depositato all’8° Commissione del Senato il 5 luglio. L’emendamento s’inserirebbe in modo armonioso all’interno del Codice della Strada nell’articolo 186-Ter.

«Ai conducenti di età inferiore a ventuno anni e ai conducenti nei primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria B è vietato guidare con più di un passeggero dalla mezzanotte alle 5», recita il primo articolo, che prevede una «ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l’arresto fino a sei mesi». In più, si legge nel testo, «all’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno». Di fatto il 186-Ter si andrebbe ad inserire subito dopo il 186-bis che sanziona la “Guida sotto l’influenza dell’alcool per conducenti di età inferiore a ventuno anni, per i neo-patentati e per chi esercita professionalmente l’attività di trasporto di persone o cose”. 


IL CORAGGIO DELLA MAMMA
Nella morte di Edoardo non c’era l’ombra dello sballo. «Mio figlio era un ragazzo serio, maniacale nel seguire le regole. I suoi amici, come lui, erano spensierati, allegri, ma conosciamo i ragazzi. Possono distrarsi, mettono foto su Instagram di continuo. È la legge che deve cambiare le cose, non stiamo stravolgendo il codice della strada», detto Giulia Barillaro, nel suo discorso all’8° Commissione in Senato, al momento della presentazione dell’emendamento che è stato ribattezzato “Edoardo”, proprio in memoria di suo figlio.

Nel Rapporto Conducenti inesperti del Centro regionale monitoraggio e sicurezza stradale della Regione Lazio, si analizzano alcuni aspetti legati alle cause degli incidenti stradali. Ebbene, esclusi alcol e droga, la principale causa di morte per i giovani tra 16 e 24 anni sono l’immaturità, la mancanza di esperienza, la debolezza. E molto spesso troppa fiducia nelle loro capacità di guida. I medici sanno bene che a 18 anni le aree del cervello responsabili dell’intenzione di informazioni e controllo degli impulsi sono ancora in via di sviluppo. A quell’età è fisiologico dover ancora maturare. Il sogno di Edoardo era finire l’ultimo anno di liceo, fare un viaggio in America, e poi iniziare gli studi all’università. Quell’incidente ha reso tutto impossibile.
 

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