Clima, studenti in piazza in 123 paesi e 2.000 città Diretta. Raggi contestata a Roma: «Vattene»

Clima, studenti in piazza in 123 paesi e 2.000 città Diretta. Raggi contestata a Roma: «Vattene»
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Venerdì 15 Marzo 2019, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 18:02

Clima, gli alunni e gli studenti oggi in piazza in tutto il mondo e sono decine di migliaia i giovani in corteo per il 'Friday for future'. Manifestazioni in 123 Paesi e oltre 2.000 città. A Roma, dove sono scesi in strada circa 6.000 ragazzi, è stata contestata la sindaca Virginia Raggi. 



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Roma, la Raggi contestata. Sono almeno 6000, secondo le stime della Questura, gli studenti che stamani partecipano alla sciopero per il clima a Roma. Il corteo è partito dal Colosseo e ha percorso via dei Fori imperiali, arrivando a fianco dell'Altare della Patria, dove parleranno gli oratori previsti, tutti ragazzi, tranne il geologo Mario Tozzi. Sotto un sole primaverile, sfilano ragazzi delle superiori, qualcuno anche delle medie. Gli adulti sono in netta minoranza. Il clima è allegro e festoso. I cartelli sono improvvisati, pezzi di cartone disegnati. Fra gli slogan, «Ci siamo rotti i polmoni», «ci riprendiamo il nostro futuro», «uno spreco al giorno toglie il pianeta di torno». «Sapevamo già dell'emergenza clima, ma Greta Thunberg ci ha spinti a mobilitarci», spiega Alessandro, studente di terza media. E lo stesso dicono gli altri ragazzi in corteo: «Conoscevamo il problema, ne parlavamo, ma prima di Greta non pensavamo di attivarci». Anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi, è voluta scendere in piazza per salutare gli studenti che questa mattina hanno manifestato nella Capitale con la marcia per l'ambiente. La sindaca si è intrattenuta alcuni minuti con alcune scolaresche ferme in piazza della Madonna di Loreto confrontandosi con loro. «Va
ttene, questa piazza non vuole comizi». Con queste parole alcuni cittadini romani, tra cui quelli del Comitato quartiere Quarticciolo, hanno contestato la sindaca Raggi sul tema dei rifiuti. La sindaca era in piazza Venezia per incontrare i ragazzi che stanno scioperando per contrastare il cambiamento climatico. Tra le preoccupazione dei cittadini, il fatto che il quartiere Quarticciolo possa diventare la sede di un nuovo tmb dopo l'incendio dell'impianto Salario.
 


Milano. «Siamo troppi, siamo più di centomila, chiudiamo il corteo in piazza Duomo perché in piazza Scala non ci stiamo», spiegano gli organizzatori. «Scendiamo in piazza, manifestiamo, oggi a scuola non ci andiamo»: è il grido degli oltre 4mila studenti che da Largo Cairoli, a Milano, hanno dato il via alla mobilitazione milanese 'Friday for Future'. 'No time left' recita il cartello appeso ad un ecologico risciò che apre il corteo di giovani, mentre i tamburi sembrano proprio scandire lo scadere del tempo di quel futuro che le nuove generazione si vedono «rubato». «Governi agite, il tempo sta scadendo. Oggi siamo scesi in 182 piazze in Italia per chiedere una sola cosa: di avere un futuro», gridano al megafono gli organizzatori. «Ci siamo rotti i polmoni», recita uno dei tanti striscioni che i ragazzi sventolano. E ancora «perché studiare per un futuro quando non ci sarà un futuro». Il serpentone sta sfilando per le vie del centro e raggiungerà piazza Scala.

Torino. Prima il countdown scandito dalla piazza e poi il suono di migliaia di sveglie posizionate sulle 10.55. Così le migliaia di persone che stanno sfilando in piazza a Torino, 30 mila secondo gli organizzatori, per il Fridaysforfuture, hanno voluto dare la «sveglià a difesa del clima in un flash mob sotto Palazzo Civico accompagnato da musiche e balli.

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Il premier Conte:
«I giovani in piazza stimolo per andare avanti». «Sappiamo di avere ancora molta strada da percorrere e oggi la presenza di migliaia di giovani nelle piazze ci dà un ulteriore stimolo per andare avanti». Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un post sul clima. «In questi mesi, sin dal mio discorso di insediamento alle Camere, ho sempre posto l'Italia al centro dei Paesi più sensibili per il climate change, per il rispetto dell'accordo di Parigi e per l'economia circolare - prosegue -. Nelle varie sedi internazionali, ogni volta che ne ho avuto l'occasione, ho sempre sollecitato con forza tutti gli altri leader a orientare tutti i nostri Paesi verso questo comune obiettivo e, in particolare, l'Unione europea verso il raggiungimento dell'agenda 2030».

Mattarella: i giovani chiedono un'azione. «Tanti giovani ricordano a tutti e chiedono a tutti e soprattutto alle istituzioni, di agire per difendere il clima e l'ambiente sulla terra». Durante il suo intervento all'Università Politecnica delle Marche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato anche dello sciopero globale per il clima che oggi ha portato nelle piazze tante persone, in particolare i giovani, per sollecitare misure di contrasto ai cambiamenti climatici e per la salvaguardia ambientale.

Di Maio: 
«Buona marcia, vi ascoltiamo». «Coloro che in passato hanno fatto scelte drammatiche per il clima scenderanno in piazza. È facile aderire a manifestazioni per il clima e dare il via a trivelle e discariche. L'ipocrisia al potere fa più danni dell'inquinamento». Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio nel giorno dello sciopero per il clima in un video su Facebook. «L'ambiente verrà protetto - dice - se troviamo la strada per riunire due ambiti che finora si sono fatti la guerra. produzione di energia, industria automobilistica, sviluppo, realizzare prodotti senza che diventino rifiuti da smaltire. La rincoversione industriale ed ecologica non è più rimandabile. Buona marcia - afferma parlando a chi oggi scende in piazza - noi ci siamo per ascoltarvi e per agire tutti insieme».



Greta Thunberg:
«Non vogliamo speranze ma vostre azioni». «Non vogliamo le vostre speranze, vogliamo che vi uniate a noi»: comincia così il contributo della giovane attivista Greta Thunberg, pubblicato oggi su Faz online, in occasione della prima manifestazione globale per il clima. «Questo sciopero viene fatto oggi - da Washington a Mosca, da Tromso a Ivercargill, da Beirut a Gerusalemme, da Shanghai a Mumbai - perché i politici ci hanno abbandonato», ha scritto l'attivista sedicenne svedese sul principale quotidiano tedesco, insieme al volto tedesco della protesta Luisa Neubauer.

«Abbiamo assistito a trattative lunghe anni per accordi sul clima miseri, abbiamo visto imprese a cui è stata dato il via libera per scavare la nostra terra, trivellare sotto il nostro suolo e per i loro profitti bruciare il nostro futuro», scrivono le due ragazze. «I politici conoscono la verità sul cambiamento climatico e ciononostante hanno hanno ceduto il nostro futuro agli approfittatori, il cui desiderio di denaro veloce minaccia la nostra esistenza», prosegue il testo pubblicato sull'edizione online di una delle principali testate tedesche.

In corteo anche vescovo e sindaco. Anche il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, e il sindaco della città Emilio Del Bono hanno partecipato allo sciopero globale per salvare il pianeta. Più di diecimila studenti hanno invaso il centro città a Brescia. Oltre ai ragazzi presenti anche insegnanti e rappresentanti di molte associazioni ambientaliste.



La Ue: «Vi ascoltiamo». «Vi ascoltiamo e stiamo facendo esattamente ciò che chiedete». Questo è il messaggio della Commissione europea ai giovani che oggi marciano per il clima in tutto il mondo. «Incoraggiamo i giovani che potranno votare alle prossime elezioni europee a far sì che il cambiamento climatico sia una priorità nella campagna, così come invitiamo tutti i partiti politici a definire le loro posizioni sul tema nei loro programmi elettorali», ha dichiarato una portavoce dell'esecutivo europeo. «Accogliamo con favore l'impegno di migliaia di giovani europei e di tutti quelli che oggi stanno manifestando nel mondo per politiche del clima ambiziose - ha aggiunto la portavoce dell'Esecutivo Ue - il ruolo dell' Ue è stato fondamentale per raggiungere l'accordo di Parigi nel 2015, l' Ue guida la lotta mondiale al cambiamento climatico ed è la sola grande potenza economica ad aver tradotto gli impegni di Parigi in atti legislativi».
 

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