Aveva perso la vista prima da un occhio poi dall'altro, colpito da due diverse gravissime patologie, e pareva destinato a una cecità totale e irreversibile. Invece, a 83 anni, è tornato a vedere, dopo 6 anni, grazie a un intervento eseguito per la prima volta al mondo, alle Molinette di Torino. Un'operazione, durata 4 ore, che ha permesso con la parte di un occhio di ricostruire l'altro. Quest'ultimo aveva mantenuto la potenzialità di recupero, ma due trapianti tradizionali erano falliti. «Ringrazio di cuore i professori per il loro coraggio - ha commentato Gabriella Bosco la figlia dell'uomo di 82 anni di Castiglione Torinese - per la passione e la professionalità spese per noi e se potessi esprimere un desiderio oggi, vorrei che questa diventasse la normalità e non solo un episodio emozionante ma unico. Mio padre - ha concluso - ha deciso in pochi giorni di iniziare questa nuova avventura. Lui è un temerario ottimista».
L'intervento per la prima volta al mondo
L'equipe medica delle Molinette ha provato così l'intervento innovativo: con un terzo dell'occhio sinistro, il primo a perdere la funzionalità, trent'anni fa, a causa di una cecità retinica irreversibile, ha ricostruito l'occhio destro, che si era progressivamente spento per una malattia cronica rara, la pseudo pemfigoide oculare, che ne aveva distrutto la cornea e la superficie oculare.
«Come nascere di nuovo»
Infine l'occhio sinistro è stato ricostruito, solo a scopo estetico, con tessuti da donatore. Due settimane dopo l'operazione, il paziente, che vive in provincia di Torino, è tornato a vedere dall'occhio destro, riconosce persone e oggetti e può muoversi autonomamente. «Quando mi sono risvegliato e ho iniziato a vedere i contorni delle mie dita e della mano, è stato come nascere di nuovo», le parole dell'83enne. »Ci aspettiamo un successo duraturo - dicono Reibaldi e Sarnicola - perché l'occhio destro è stato ricostruito con occhi propri del paziente e, quindi., potenzialmente al riparo dai problemi di rigetto che hanno afflitto i precedenti trapianti«. I
l presidente della Regione Alberto Cirio invita ora l'uomo che ha riacquistato la vista nel grattacielo dell'ente, per mostrargli »lo splendido panorama di Torino dal 43øpiano. In questo caso - è il post sui social del governatore - i miracoli non c'entrano, c'entra invece la straordinaria competenza dei nostri medici e sanitari che ancora una volta confermano l'eccellenza della nostra sanità e della Città della Salute di Torino«
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