Fase 3, la scuola è finita: e ora? Dai centri estivi al ritorno a settembre: per i bambini solo incertezze

Fase 3, la scuola è finita: e ora? Dai centri estivi al ritorno a settembre: per i bambini solo incertezze
di Veronica Cursi
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Lunedì 8 Giugno 2020, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 00:25

La scuola (online) è finita. Bambini, e soprattutto genitori, possono tirare un sospiro di sollievo. Addio a lezioni online e link che non funzionano. Ma a settembre come si ripartirà?  Al momento  nessuna scuola sembra saperlo con certezza. Ci sono le indicazioni del governo, certo, ma ogni giorno spunta un'idea nuova che fa discutere: tutti con la mascherina? Plexiglass a separare alunno da alunno? Lezioni in cinema e teatri? Ma quanto tempo serve e, soprattutto, ci sono gli spazi e i fondi necessari?  Le incognite sulle soluzioni sono ancora tante e, se si pensa che abbiamo solo due mesi di tempo. Per immaginare come potrà funzionare nel concreto bisognerà attendere le linee guida del ministero dell'Istruzione. E intanto alcune scuole private già battono cassa chiedendo il pagamento delle iscrizioni per settembre senza che ci sia una data, nè delle soluzioni reali.

Il futuro di famiglie e bambini, dunque, è ancora incerto. E In attesa di avere delle risposte certe, intanto, si pensa a come organizzare i pargoli nella fase 3.  Ricominciano dopo tre mesi di stop i corsi sportivi: le lezioni di calcio, nuoto, karate, atletica. Trovare posti disponibili non è sempre facile visto che i corsi sono dimezzati per evitare gruppi di partecipanti troppo numerosi. 
Dal 15 giugno via anche ai centri estivi seguendo le linee guida stabilite dal governo: possono essere utilizzati per l'accoglienza gli spazi per l'infanzia delle scuole o di altri ambienti simili (ludoteche, centri per famiglie, oratori) oppure i parchi. Ma non tutte le scuole sono in grado di organizzarsi in così breve tempo.
Tra le misure previste la possibilità di organizzare i centri estivi su turni per evitare assembramenti e la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori, bambini, genitori o accompagnatori. Il rapporto tra personale e minori è di 1 a 5 per bambini da 3 a 5 anni, di 1 a 7 per bambini da 6 a 11 anni e di 1 a 10 per ragazzi da 12 a 17 anni. La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da tutto il personale e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Vanno messi a disposizione idonei dispenser disinfettanti per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita. I giochi dovranno essere ad utilizzo esclusivo di un singolo gruppo, salvo disinfezione prima dello scambio. 

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Scuola, in aula con la mascherina e lezioni anche nei cinema

Chi invece ha la possibilità di spostarsi al mare, grazie anche allo smartworking adottato da molte aziende, cerca di organizzare le attività dei bambini al mare con non poche problematiche. Molte spiagge sembrano essere bandite ai bambini con la chiusura delle aree gioco e il divieto per i piccoli di attività di gruppo: dunque si è a corsi di windsurf , ad esempio, ma rimane invece  il divieto assoluto di organizzare partite improvvisate di pallone, sfide a bocce, ruba bandiera. Insomma, ancora una volta, le famiglie vengono poco considerate: dalla fase 1 alle 3 per loro poco è cambiato.

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