Attentato alla salute pubblica: denunciati tre pescatori di vongole al veleno. Prosegue incessante l’attività di indagine e di prevenzione finalizzata a debellare l’attività la pesca abusiva di vongole alla foce del Fiume Sarno, tra i Comuni di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, zona altamente inquinata anche a causa della presenza di metalli pesanti.
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Nella mattinata di oggi, il nucleo di Polizia Giudiziaria composto da uomini e donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Castellammare di Stabia ha effettuato il sequestro di oltre 30 chilogrammi di vongole veraci pescate in zona non autorizzata dalla Regione Campania e particolarmente inquinata, con la denuncia a piede libero di tre persone già note all’Autorità Giudiziaria sempre per gli stessi reati, ai quali viene contestato -tra l’altro- l’ipotesi di attentato alla salute pubblica.
Vongole veraci avvelenate: tre pescatori denunciati a Catellammare di Stabia
di Dario Sautto
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Martedì 23 Luglio 2019, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 12:51
Successivamente, il Pm di turno presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha convalidato il sequestro del pescato, dell’attrezzatura e dell’imbarcazione usata per la pesca vietata. «Non permetteremo a nessuno di creare situazioni potenzialmente pericolose per la salute pubblica. Il rischio è che le vongole pescate nella melma, nel tratto di mare alla foce del Fiume Sarno, possano arrivare -anche attraverso i canali ufficiali- sulle nostre tavole e essere dannose per le nostre famiglie. Le vongole sono molluschi filtratori e tutte le sostanze nocive, compresi i metalli pesanti, rimangono all’interno. Da questo si capisce la pericolosità di mangiare questi prodotti che -purtroppo- non seguono i controlli sanitari previsti ed in particolare i procedimenti di stabulazione presso i centri autorizzati», sono state le parole del Capitano di Fregata Ivan Savarese, Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia.
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