Caso Cucchi, inchiesta su depistaggi: otto carabinieri rischiano il processo

Caso Cucchi, inchiesta su depistaggi: otto carabinieri rischiano il processo
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Martedì 19 Marzo 2019, 10:39 - Ultimo aggiornamento: 12:21

Otto carabinieri rischiano il processo nell'ambito dell'inchiesta sui depistaggi relativi alla morte di Stefano Cucchi. Tra loro il generale Alessandro Casarsa (all'epoca dei fatti capo del Gruppo Roma) e il colonnello Lorenzo Sabatino (ex capo del nucleo operativo di Roma). I reati contestati, a seconda delle posizioni, falso, omessa denuncia, favoreggiamento e calunnia. I reati contestati, a seconda delle posizioni, falso, omessa denuncia, favoreggiamento e calunnia.

La catena dei falsi legata alle note sullo stato di salute di Stefano Cucchi, dopo l'arresto, parte da Alessandro Casarsa, all'epoca comandante del Gruppo carabinieri di Roma. È quanto emerge dal capo di imputazione presente nell'atto di chiusura delle indagini. In particolare i magistrati di piazzale Clodio contestano a Casarsa, Cavallo,Di Sano, Colombo Labriola e Soligo, il reato di falso ideologico.

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«In questi momenti di difficoltà emotiva per la nostra famiglia è di conforto sapere che coloro che ci hanno provocato questi anni di sofferenza in processi sbagliati verranno chiamati a rispondere delle loro responsabilità. È un'enorme vittoria per la nostra famiglia e la nostra giustizia», ha commentato Ilaria Cucchi.​


 

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