Caserta, è gay e non gli affittano la casa: denuncia tutto con un video su Facebook

Caserta, è gay e non gli affittano la casa. Denuncia tutto con un video su Facebook
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Martedì 2 Marzo 2021, 17:02

Il proprio orientamento sessuale può essere ancora una barriera in Italia. Un 30enne aveva deciso di andare a vivere da solo a Marcianise, in provincia di Caserta. Aveva trovato l'appartamento, aveva trovato i mobili, ma non aveva ancora fatto i conti con l'opposizione di proprietari della casa. Una volta saputo che il giovane era gay, hanno subito fermato tutto.

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Il racconto di quanto accaduto viene raccontato dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e dal conduttore radiofonico de La radiazza Gianni Simioli. «Aveva preparato tutto per traslocare nel suo nuovo appartamento, aveva acquistato anche l'arredamento, ma all'improvvisò arriva la doccia gelata: i proprietari dell'immobile decidono di fermare l'operazione, perché il nuovo inquilino è gay».

«Raffaele, 30 anni, - raccontano Borrelli e Simioli - decide di andare a vivere da solo a Marcianise, nel casertano, i suoi progetti, però, non mettono in conto l'arretratezza culturale e la ristrettezza mentale che, nonostante quel che si dica, continuano come un virus a contaminare in modo subdolo i pensieri, i gesti quotidiani ed i rapporti sociali di tante persone».

La denuncia di Raffaele, attraverso un video, viene ripresa da NanoTv.

 

«Che nel 2021 accadano ancora queste cose - sottolineano Borrelli e Simioli  - non è solo vergognoso ma è sconcertante e preoccupante. Invece di progredire stiamo regredendo. Oggi si fanno tanti appelli, si lanciano tanti messaggi di sensibilizzazione contando sulle nuove linee di comunicazioni, oggi a disposizione, che permettono di raggiungere in maniera istantanea milioni di persone eppure ancora troppe persone preferiscono crogiolarsi nella loro ignoranza, perché così è molto più comodo, è più facile ragionare credendo che tutti i problemi della società e anche individuali siano riconcedibili ad intere categorie di individui, etichettati come fossero merce da esporre in un market, e così si dà la colpa oggi agli omosessuali, domani agli immigrati, dopodomani a quelli più deboli».

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Il consigliere regionale e il conduttore radiofonico affermano di non riuscire «a comprendere come l'orientamento sessuale di una persona venga considerata una caratteristica cha va ad influire sulla vita lavorativa, sociale e su quella quotidiana».

Nella nota il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, ed il conduttore radiofonico de «La radiazza», Gianni Simioli, annunciano che si affiancheranno a Raffaele «e a tutti coloro che costantemente sono vittime di discriminazioni, nella loro battaglia. Daremo loro tutto il sostegno ed il supporto necessari, non soltanto morali. Questa storia non finirà qui, si andrà fino in fondo», conclude il comunicato.

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