Carceri, 576 detenuti positivi al Covid: cresce il focolaio a Rebibbia (5 ricoverati)

Carceri, 576 detenuti positivi al Covid: cresce il focolaio a Rebibbia
2 Minuti di Lettura
Lunedì 1 Febbraio 2021, 14:29 - Ultimo aggiornamento: 14:55

Carceri, numeri che fanno riflettere: sono 576 i detenuti positivi al Covid, quasi un centinaio in meno in dieci giorni. Ma cresce il focolaio nel carcere romano di Rebibbia: sono 104 i detenuti positivi, di cui cinque ricoverati in ospedale e gli altri tutti asintomatici. Sostanzialmente stabili i contagi tra i poliziotti penitenziari: sono 600, a cui vanno aggiunti altri 60 dipendenti tra il personale dell'amministrazione penitenziaria, per un totale di 660. È il quadro che emerge dagli ultimi dati comunicati dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ai sindacati del comparto e aggiornati alle 20 del 28 gennaio.

Rebibbia, focolaio Covid nel carcere: 110 detenuti positivi. Il Garante: «Situazione grave»

I detenuti contagiati sono in gran parte asintomatici (532).

I ricoverati in ospedale, sono 22 e altrettanti i sintomatici curati in carcere. Significativo l'aumento di contagi a Rebibbia, che al 18 gennaio registrava 54 casi. Resta invece stabile il focolaio nel carcere Lorusso di Palermo, con 55 positivi, di cui solo 4 con sintomi. Per quanto riguarda Milano,sono in netta diminuzione i casi a Bollate e c'è un lieve calo a San Vittore. Nel primo penitenziario i positivi sono 44 (40 asintomatici e uno ricoverato in ospedale) ed erano 115 il 18 gennaio. Nel secondo, i positivi sono 52 (3 in ospedale) ed erano 59 dieci giorni fa. Dopo Roma e Milano, il maggior contagio si registra nel carcere di Vicenza, con 21 detenuti, tutti asintomatici. Anche per quanto riguarda i poliziotti penitenziari il principale focolaio è a Rebibbia, con 23 agenti contagiati, di cui 21 asintomatici. Gli altri sono a Torino(19), al Lorusso di Palermo (16 tutti asintomatici) e a Lecce (16). 

Coronavirus, morto al de Lellis detenuto affetto da Covid, è il primo del 2021: «Subito vaccinazioni nelle carceri»

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA