Cara di Castelnuovo, deputata di Leu blocca pullman di migranti. Salvini: via solo gli abusivi

Cara di Castelnuovo, sgombero tra le polemiche: deputata di Leu blocca pullman di migranti
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Mercoledì 23 Gennaio 2019, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 13:47

Ancora tensione al Cara di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma, dove stamani sono ripresi i trasferimenti dei migranti che dovranno lasciare la struttura in via di chiusura, come stabilito dal Viminale. Rossella Muroni, deputata di Liberi e Uguali, si è messa davanti a un pullman di rifugiati impedendone l'uscita dal centro di accoglienza. Un gesto simbolico, accolto con un applauso da un gruppo di persone presenti. 
 


«Bambini, donne, uomini, vogliamo solo sapere dove vanno e che condizioni troveranno.
Restiamo umani per favore
», ha scritto su Twitter la deputata di LeU, postando una foto che la ritrae mentre blocca il pulmann. 

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Oggi, a quanto si apprende, sono in partenza altri 75 migranti dopo i 30 di ieri. Proprio ieri a Castelnuovo di Porto si è svolta una manifestazione di solidarietà nei confronti dei migranti, tra i quali anche bambini che frequentano le scuole, costretti a lasciare il Cara e a protestare, insieme ai sindacati, sono stati anche i lavoratori della cooperativa che gestisce il centro preoccupati perché rischiano il posto di lavoro.
 
La notizia della chiusura ha scatenato molte polemiche. Il centro, attivo da oltre 10 anni, si è distinto per i progetti di integrazione e inserimento scolastico. A marzo 2016 papa Francesco lo scelse per la celebrazione della lavanda dei piedi del Giovedì Santo, inchinandosi per il rito davanti a 12 profughi.

«Abbiamo fatto oggi quello che farebbe qualunque buon padre di famiglia - ha spiegato il ministro dell'Interno Matteo Salvini - A Castelnuovo c'era il secondo più grande centro di migranti, era arrivato ad accogliere più di 1.000 persone. Lo stato pagava 1 milione di affitto all'anno più 5 milioni per la gestione.Quindi essendosi dimezzati gli immigrati ospiti di quel centro e liberati altri posti nel Lazio, è giusto chiudere quella struttura, risparmiare quelle risorse, liberando quella enorme struttura. Tutti gli ospiti che erano dentro con diritto saranno ospitati in altre strutture».

«Si sono ridotti gli sbarchi fortunatamente, salvando vite. Con meno partenze ci sono meno morti. Capisco che tanti si innervosiscono perché la pacchia è finita, tanti hanno smesso di guadagnarci. Ora avviene da noi come in tanti Paesi anche africani. Questo vale anche per gli scafisti e le Ong che aiutano gli scafisti: i porti italiani non sono più a vostra disposizione. Nessuna donna che ha diritto di stare qua verrà toccata, i minorenni non saranno espulsi, i bambini non si toccano, sto lavorando perché i bambini non siano messi in pericolo di vita partendo su gommoni semi sgonfi. Questo governo e questo ministro non arricchiranno più scafisti e mafiosi».

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