Caldo, quanto durerà? Il meteorologo: «Almeno fino a luglio in emergenza»

Alessandro Conigliaro, metereologo di 3B Meteo fa il punto sull'emergenza siccità e illustra il quadro climatico delle prossime settimane

Caldo, quanto durerà? Il meteorologo: ecco perché siamo in emergenza e cosa succederà
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Martedì 21 Giugno 2022, 15:27 - Ultimo aggiornamento: 16:52

Ancora settimane di caldo killer. L'anticiclone africano "Caronte" non lascerà a breve la sua presa sull'Italia e giugno 2022 è destinato a battere i record di temperature del 2003. Ma non è solo il caldo a preoccupare i meteorologi: «Dopo un autunno e un inverno straordinariamente poco piovosi, il caldo torrido e l'assenza di precipitazioni prevista nei prossimi mesi portano con sé l'emergenza idrica, una situazione molto grave in tutta la penisola» a parlare è Alessandro Conigliaro, metereologo di 3B Meteo, che ci ha spiegato a cosa andremo incontro nelle prossime settimane. 

Quanto durerà il caldo? 

Secondo le ultime modellistiche, il caldo africano che ci sta facendo soffrire negli ultimi giorni durerà fino alla fine del mese e forse anche oltre.

Fino a quando non arriverà una fonte di perturbazione atlantica in grado di contrastarlo. Le ultime modellistiche fanno intravedere che l'anticiclone sta interessando tutta la penisola e parte dell'Europa con un intensa ondata di calore sta facendo diventare il clima rovente nelle città italiane. 

Quindi quando sono previste le prossime piogge? 

Nei prossimi giorni potrebbero esserci delle precipitazioni che interesseranno la parte settentroniale dell'Italia, l'arco alpino e il nord ovest. Si tratterà solo di un breve e veloce passaggio di meteo instabile con temporali e rovesci. Sul resto dell'Italia non cambierà la situazione e continueremo ad avere condizioni di caldo estremo e clima afoso anche lungo le coste e assenza di piogge.  

In molti comuni hanno già iniziato il razionamento idrico. A cosa è dovuta questa siccità straordinaria?

La causa di questa situazione d'emergenza è soprattutto nella quantità di pioggia caduta quest'anno che è abbondantemente al disotto rispetto alla media annuale. Per fare un confronto, l'ultima ondata di caldo paragonabile a questa per temperature è quella del 2003. Quell'anno però aveva piovuto più del doppio rispetto a quest'anno. Se dovessimo fare un paragone tra i due anni, pur con temperature simili, quest'anno la situazione è nettamente più grave perché affrontiamo il caldo con riserve idriche molto scarse. 

 

C'è una ragione di questa carenza di piogge così marcata nel 2022?

L'emergenza è causata dal fatto che veniamo da un autunno e un inverno straordinariamente secchi. Durante quei mesi le correnti atlantiche solitamente portano perturbazioni le cui piogge "ricaricano" i nostri bacini idrici. Tuttavia questo autunno il nostro paese e parte dell'Europa sono stati investiti dall'anticiclone delle azzorre, con temperature miti e bel tempo. In questo modo è venuto meno il flusso atlantico e si è determinata una carenza di piogge e di neve a livello nazionale. Ora ci troviamo ad affrontare una stagione secca con i bacini idrici al minimo. Anche se cominciasse a piovere ora non riusciremmo a recuperare il deficit idrico accumulato. Dobbiamo sperare che il prossimo autunno sia particolarmente piovoso per invertire questa tendenza. 

Questo fenomeno di emergenza siccità sarà occasionale o diventerà la regola per le prossime estati? 

Non possiamo sapere cosa succederà nei prossimi anni, perché sarebbe necessario fare studi più approfonditi su più anni (almeno 10). Quello che possiamo dire però è che negli ultimi anni stiamo assistendo sempre di più a una distribuzione anomala delle precipitazioni, con piogge intense e di breve durata anche nelle stagioni invernali (in cui invece prima c'erano piogge di più ridotta portata ma più prolungate nel tempo). Questa anomalia diminuisce anche la capacità della terra di assorbire l'acqua correttamente. Bisogna studiare se c'è un trend in crescita rispetto a questo cambiamento. 

Per l'emergenza idrica quali sono le aree del Lazio più a rischio? 

Sono a rischio tutte le aree più densamente popolate, in particolare dati preoccupanti arrivano dalle province di Rieti, Viterbo e Frosinone in cui il dato della carenza idrica è anche in peggioramento. 

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