Firenze, le strappa il burqa e la spinge giù dal treno: aggredita donna incinta di 7 mesi. «Non puoi stare qui»

L'aggressore è un pendolare italiano di 35 anni, che ogni giorno prende lo stesso treno per recarsi a Firenze

Donna con il burqa e incinta di 7 mesi malmenata e spinta giù dal treno. «La gente come voi non può stare qui»
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Sabato 23 Luglio 2022, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 00:34

Una donna di origini marocchine è stata malmenata e buttata giù da un treno da un altro passeggero. Quest'ultimo, un italiano di 35 anni, le ha strappato il burqa dal volto, l'ha strattonata e le ha intimato in malo modo di non provare a salire più sul convoglio. La donna è incinta di 7 mesi e, al momento dell'aggressione, era in compagnia del figlio di 11 anni. È successo alla stazione di Calenzano, in provincia di FirenzeL'autore del gesto è stato identificato e denunciato per lesioni aggravate dall'odio razziale. La donna - riferisce "La Nazione" - indossava il burqa, nero, che le copriva completamente il viso come impone la fede musulmana e voleva prendere il treno regionale 17830 per raggiungere Firenze.

 

Firenze, insultata e spinta giù dal treno perché indossa burqa

Quando il convoglio ha accostato alla banchina e si è fermato, è salita insieme al figlio: non ha fatto a tempo a mettere i piedi sul treno che le è andato incontro un uomo, 35 anni originario di Vaiano, in provincia di Prato, che ha cominciato a sbraitare qualcosa. «Qui non ci puoi stare, capito?», le ha gridato. «La gente come voi qui non ci deve stare, hai capito?», ha proseguito perdendo completamente le staffe. Poi l'ha strattonata e le ha strappato il velo dal volto, infine l'ha spintonata fino a buttarla giù dal treno. Il figlio, spaventato, si è messo a piangere e la donna, sotto choc, è scappata temendo per l'incolumità sua e del bambino. La scena è avvenuta sotto gli occhi del capotreno e di diversi testimoni.

Secondo quanto riferito, la donna ha poi preso un altro treno ed è scesa alla stazione di Campo di Marte a Firenze dove, facendosi coraggio, è si recata al posto fisso della polizia ferroviaria per sporgere denuncia. La denuncia è stata girata ai colleghi della polizia giudiziaria della Polfer comparto Toscana che si sono messi subito sulle tracce dell'aggressore. «Lo abbiamo rintracciato il giorno dopo grazie alle telecamere di sorveglianza installate sul regionale - hanno spiegato dalla Polfer alla "Nazione" - Abbiamo preso lo stesso treno e lo abbiamo individuato e fermato».

 

Individuato l'aggressore: è un pendolare di 35 anni

L'uomo è un pendolare, residente a Vaiano, che tutti i giorni prende lo stesso treno per recarsi a Firenze al lavoro. Il giorno successivo all'aggressione contro la musulmana, il pendolare è stato bloccato dagli agenti. «Non ha negato il fatto e non ha neppure chiesto scusa», spiegano sempre dalla Polfer. La Procura di Prato, competente per territorio, ha aperto un fascicolo per lesioni e violenza privata aggravata dai motivi abietti e dall'odio razziale. L'uomo è stato riconosciuto e identificato grazie allo zaino che aveva con sé sia il giorno dell'aggressione sia quello successivo. «Oltre alle immagini delle telecamere di sorveglianza del treno - concludono dalla Polfer - abbiamo anche il racconto di diversi testimoni fra cui i pendolari e il capotreno che hanno confermato come sono andate le cose».

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