Massimo Bochicchio, preso il broker della megatruffa ai vip del calcio: tra le vittime Conte e Lippi

Massimo Bochicchio
di Michela Allegri
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Venerdì 9 Luglio 2021, 00:21 - Ultimo aggiornamento: 14:44

Lo cercavano da mesi, sia gli inquirenti che le decine di persone che gli avevano affidato cifre da capogiro. Alla fine, il broker dei vip, Massimo Bochicchio, famoso nei salotti di Roma nord, con casa e uffici anche a Londra, e che è riuscito a raggirare allenatori, calciatori, banchieri e ambasciatori, è stato trovato: si nascondeva in Indonesia ed è stato arrestato a Giacarta per un riciclaggio internazionale che, secondo l’accusa, raggiunge i 500 milioni di euro. L’inchiesta, originariamente coordinata dalla procura di Milano, è stata trasferita ai colleghi romani, che stanno indagando anche sulla truffa colossale.

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Massimo Bochicchio, il broker dei vip 

L’Indonesia intanto ha dato esecuzione al mandato d’arresto internazionale emesso nel febbraio 2020 dal gip milanese Chiara Valori, su richiesta dei pm Paolo Filipponi e Giovanni Polizzi.

Ma il broker dei vip non andrà in carcere: il gip di Roma, accogliendo un’istanza dei suoi difensori, gli avvocati Gianluca Tognozzi e Daniele Ripamonti, gli ha concesso i domiciliari a Roma. In questi mesi, infatti, ci sono state interlocuzioni con i legali delle persone offese e il broker si sarebbe impegnato a riportare in Italia il denaro, che è stato investito in fondi tra Giacarta, Dubai e Hong Kong.

Secondo l’accusa, Bochicchio, ex broker della londinese Hsbc Bank e che è stato a lungo irreperibile tra Messico, Hong Kong, Dubai e Singapore, avrebbe ricevuto da un centinaio di clienti almeno 300 milioni sul fondo Tiber e almeno altri 200 milioni sulla società Kidman, che sarebbe stata fatta passare con carte false per un’entità mascherata di Hsbc. Intercettato il 25 agosto 2020, il broker diceva di essere arrivato a gestire un investimento monstre: un miliardo e 800 milioni di euro.

 

La lista 

La lista dei vip raggirati da Bochicchio è lunga. L’ex allenatore dell’Inter, Antonio Conte, gli avrebbe affidato 30,6 milioni di euro. Non è stato l’unico sportivo ad affidare al finanziere somme ingenti: ci sono anche l’ex allenatore della nazionale, Marcello Lippi, e suo figlio Davide, i calciatori El Shaarawy e Evra. Hanno investito con il broker anche il designer Achille Salvagni e l’ambasciatore d’Italia a Londra, Raffaele Trombetta. L’elenco dei truffati, però, è molto più corposo. E molti clienti di Bochicchio hanno preferito non denunciare visto che, secondo l’accusa, gli avrebbero affidato capitali esteri nascosti al Fisco. Per conto di sei di loro il broker avrebbe riciclato 10,9 milioni di euro, sequestrati lo scorso febbraio dal gip.

L’operazione sembra emergere anche dalle intercettazioni. Cercando di rassicurare gli investitori, Bochicchio dice di avere commesso un errore, facendo confluire nello stesso fondo i capitali di persone che erano interessate a semplici investimenti e quelli di altri che, invece, avevano come obiettivo quello di evitare l’aggressione da parte del Fisco: «Tutto nasce del Fisco che gli sta addosso in due Paesi e vuole spostare i soldi a Dubai dalla mattina alla sera, chiaramente io ne ho pagato, quindi la colpa è la mia, la colpa è mia purtroppo, ma io non essendo un esperto di questo, so fare altre cose, non ho valutato correttamente quale era il profilo di chi avevo di fronte». In un’altra conversazione, riferendosi sempre a chi gli avrebbe chiesto un aiuto per aggirare il Fisco, dice: «C’hanno un tallone d’Achille».

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Il fratello di Conte, Daniele, collaboratore di Bochicchio, racconta di avere captato i primi segnali di allarme nel gennaio 2020, quando il broker aveva iniziato a rimandare più volte il rientro dei capitali investiti. Parlando al telefono, sostiene di essere in possesso di documentazione, su carta intestata Hsbc, che Bochicchio avrebbe falsificato: «Questi soldi dove li ha messi? Non lo so, anche perché, ripeto, noi abbiamo delle cose con questo... cioè lui si può fare 20 anni di carcere? Perché ci sono falsi, io ho tutti i documenti».

I problemi giudiziari di Bochicchio non sono solo in Italia: i clienti raggirati gli hanno fatto causa anche a Londra, dove i giudici, nel 2020, hanno congelato 33 milioni di euro. Secondo le Royal Courts of Justice, «quando gli investitori hanno cercato di ottenere il rimborso degli investimenti nel 2019 e 2020, gli stessi hanno ricevuto risposte evasive e contraddittorie, rassicurazioni su pagamenti imminenti e, in alcuni casi, asserzioni che i pagamenti erano già stati effettuati, ma nessuna corresponsione è stata ottenuta».
 

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