Brescia, «Vai e sparagli», arruola il nipote 13enne per uccidere il rivale in amore: arrestato lo zio

Brescia, «Vai e sparagli», arruola il nipote 13enne per uccidere il rivale in amore: arrestato lo zio
2 Minuti di Lettura
Martedì 6 Aprile 2021, 06:34 - Ultimo aggiornamento: 19:33

«Vai e sparagli». Il mandante ha indicato la vittima da colpire, ha fornito la pistola, stabilito luogo e ora dell'agguato. Come in un'aggressione di mafia. Ma era una vendetta per amore e il killer arruolato un ragazzino di tredici anni appena compiuti. È accaduto venerdì sera a Montichiari, in provincia di Brescia: Antonio Di Sanzo, 27 anni, aveva un conto in sospeso con un uomo di 31 anni e per eliminarlo ha reclutato il nipote minorenne, con non poteva finire in carcere. Così lo ha convinto a sparare al posto suo. Il ragazzino si è avvicinato alla vittima in bicicletta e l'ha colpita alla spalla, una ferita grave ma per fortuna non mortale. Di Sanzo è stato arrestato con le accuse di tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di arma clandestina, il tredicenne è stato affidato a una comunità e del suo fascicolo si occuperà la Procura dei Minori.

Terremoto a Norcia, scossa di magnitudo 3: gente in strada


MATRICOLA ABRASA
Una famiglia difficile, trasferitasi da qualche anno a Montichiari, seguita dai servizi sociali, e un ragazzino cresciuto allo sbando, è il ritratto degli investigatori. Dopo l'agguato zio e nipote sono fuggiti, per risalire agli aggressori è stato determinante il racconto della vittima, ascoltata in ospedale da carabinieri venerdì notte. Così come le immagini delle telecamere, le deposizioni di chi passava in quel momento da via Santa Scolastica e soprattutto quelle del tredicenne, convocato a lungo in caserma. Ha riferito che non è stata un'idea sua e che non era solo sul luogo dell'agguato. A casa di Di Sanzo, nel corso della perquisizione, i militari hanno sequestrato una pistola calibro 22 detenuta illegalmente, senza matricola né numero seriale. Per il pm Alessio Bernardi è la pistola che ha sparato. Se abbia fatto fuoco anche in altre circostanze dovranno ora chiarirlo i carabinieri, che ascolteranno anche la ragazza. Terza vittima, con il tredicenne e l'uomo in ospedale, di questa triste storia.
C.Gu.

© RIPRODUZIONE RISERVATA