Rapimento di Brescia, trovati il marocchino e l'ostaggio

Rapimento di Brescia, trovati il marocchino e l'ostaggio
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Giovedì 17 Gennaio 2019, 21:58
Svolta nel misterioso rapimento di Brescia. Sono stati trovati e stanno bene Abdeleouahed Haida, marocchino di 37 anni, e l'ostaggio, il 45enne Mirko Giacomini, rapito tra martedì e mercoledì scorso nel Bresciano. Erano nascosti nella palazzina dell'abitazione della ex moglie dello straniero a Villanuova sul Clisi. Entrambi sono stati portati via dai carabinieri che devono ora interrogarli.

Un passo avanti importante nel giallo iniziato tre giorni fa. Tanto è passato da quando Abdeleouahed Haida, marocchino di 37 anni, scappò in provincia di Brescia con un ostaggio, il 45enne Mirko Giacomini, operaio che lo straniero ritiene essere l'amante della sua ex moglie italiana. Ha infatti i contorni di un sequestro per motivi passionali quello che sta tenendo con il fiato sospeso tre paesi della Valsabbia.

Gavardo, dove abita la vittima, Muscoline, in cui lavora in un'azienda che si occupa di stampaggio metalli e Villanuova sul Clisi, ultima residenza nota del sequestratore che fino a qualche mese fa conviveva con la donna contesa. «Non era geloso, non mi aspettavo succedesse una cosa così» ha detto l'ex moglie Angela che vive in queste ore con i carabinieri fuori casa a presidiare la zona per il timore che lo straniero possa tornare da un momento all'altro.

Anche se di lui e del suo ostaggio non ci sono tracce dopo due giorni di ricerche effettuate nei boschi sopra Villanuova. «Solo forze di Polizia e non volontari» ha stabilito la Prefettura. Il marocchino è infatti armato. Ha in mano una pistola con la quale martedì sera ha convinto un collega di Giacomini a portarlo a casa di quello che considera l'amante della ex. Poi ha minacciato anche l'operaio costringendolo ad utilizzare l'auto per la fuga. Inizialmente a tre poi Abdeleouahed Haida ha lasciato andare il collega di Giacomini che, dopo la corsa a piedi, ha potuto lanciare l'allarme. L'auto è stata ritrovata a poca distanza dall'inizio della zona boschiva di Villanuova che si estende per circa 500 ettari. Carabinieri e cani molecari hanno battuto l'area senza fortuna, così come non ha dato esito il sorvolo effettuato dall'elicottero dell'Arma.

La Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona e sta ricostruendo ogni passaggio della nottata di martedì.
Non si esclude l'ipotesi che il fuggitivo abbia utilizzato un'auto che aveva nascosto. Di sequestrato e sequestratore continuano a non esserci tracce e si teme che la vicenda possa trasformarsi in tragedia. Domattina, dopo la sospensione notturna anche a causa del maltempo, le ricerche riprenderanno nei boschi bresciani teatro di un sequestro misterioso.
 
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