Vengono dal Brasile l'85% delle richieste di cittadinanza per diritto di sangue

Vengono dal Brasile l'85% delle richieste di cittadinanza per diritto di sangue
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Mercoledì 17 Luglio 2019, 21:37
La cittadinanza italiana per molti è un vero miraggio ma per i molti abitanti del Sud America che hanno gli avi nel nostro Paese è un po' meno complicato. Prova ne sia che i brasiliani rappresentano l'85% dei processi di riconoscimento della cittadinanza per diritto di sangue (jus sanguinis) presentati in Italia. I dati provengono dal ministero dell'Interno italiano e sono stati trasmessi dall'Istituto nazionale di statistica (Istat).

Nel 2017, l'ultimo anno con dati consolidati disponibili, 8.252 persone hanno riconosciuto il loro diritto di cittadinanza per jus sanguinis in Italia, di cui 7.014 provenienti dal Brasile. Subito dopo, con 549 individui (6,7%), figurano gli argentini, seguiti da marocchini, con 109 (1,3%), americani, con 69 (0,8%) e venezuelani, con 65 (0,8 %). I cittadini di altre nazionalità rappresentano il 5,4% dei casi.

I dati si riferiscono solo alle richieste di riconoscimento della cittadinanza per diritto di sangue prodotte in Italia, esclusi i dati relativi ai processi in corso nella rete consolare. Per riconoscere la cittadinanza sul suolo italiano, è necessario stabilire la residenza nel Paese durante l'elaborazione della domanda, che può richiedere alcuni mesi.

Tenendo conto di tutti i tipi di cittadinanza (per durata della residenza, matrimonio o altri motivi), i brasiliani si classificano al terzo posto nella classifica.
Nel 2017 l'Italia ha registrato 146.605 processi di acquisizione della cittadinanza (termine tecnico utilizzato dall'Istat), 27.112 albanesi (18.5%), 22.645 marocchini (15,4%) e 9.936 brasiliani (6,8%).
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