Messina, oltre 20 boss condannati definitivamente per mafia percepivano il reddito di cittadinanza: sequestrati 330mila euro

Messina, oltre 20 boss condannati definitavamente per mafia percepivano il reddito di cittadinanza: sequestrati 330mila euro
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Dicembre 2020, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 06:03

Sono oltre 20 i boss condannati definitivamente per mafia o loro familiari che avrebbero illegittimamente intascato il reddito di cittadinanza. Lo hanno scoperto i militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico di Messina che hanno denunciato 25 persone e sequestrato i 330mila euro complessivamente riscossi indebitamente dagli indagati. Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip della città dello Stretto che ha accolto la richiesta della Procura guidata dal procuratore Maurizio de Lucia.

Roma, presa la coppia dei finti orologi: i due percepivano anche il reddito di cittadinanza

I mafiosi indagati fanno parte dei clan di maggiore peso di Messina e provincia come Santapaola-Romeo, Sparacio, Spartà, Galli, Batanesi-Bontempo Scavo, De Luca, Mangialupi, Camaro, Tortoriciani, Ventura, Ferrante e Cintorino.

Il reddito di cittadinanza è riconosciuto ai nuclei familiari che, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, siano in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, reddituali e patrimoniali previsti dalla legge e che non siano stati condannati, nell'ultimo decennio, con sentenza passata in giudicato, per reati di mafia. I mafiosi finiti nel mirino della Finanza hanno invece riportato condanne per estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio, maltrattamento e organizzazione di competizioni non autorizzate di animali.

 

Intascano 60mila euro senza fare nulla e senza averne i titoli, in 7 nei guai

Caprarola: percepiva illegalmente il reddito di cittadinanza, denunciato

© RIPRODUZIONE RISERVATA