Torre Annunziata, genero boss Gionta ferito da arma da fuoco: i familiari devastano l'ospedale Covid

Genero boss Gionta ferito da arma da fuoco, i familiari devastano l'ospedale
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 21:02

Pretendevano che il loro familiare, ferito in un agguato di camorra avvenuto a Torre Annunziata (Napoli), venisse curato nell'ospedale di Boscotrecase trasformato in presidio Covid. Per questo motivo al rifiuto dei medici presenti nella struttura, i familiari di Giuseppe Carpentieri, 50 anni, genero del boss ergastolano Valentino Gionta (ne ha sposato la figlia, Teresa) hanno reagito minacciando il personale in servizio, per poi sfogare la loro rabbia contro le porte trovate chiuse e prese a calci e pugni.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che sono riusciti a riportare la calma prima di scortare l'ambulanza che ha portato il ferito all'ospedale Maresca di Torre del Greco dove il ferito è stato sottoposto a trattamenti dai chirurghi e poi trasferito al Cardarelli di Napoli. Il bilancio dei disordini al Covid hospital di Boscotrecase è invece di alcune porte danneggiate e vetri infranti. Si indaga per risalire agli autori dei danneggiamenti e delle minacce.

Giuseppe Carpentieri era affacciato al balcone di casa quando è stato raggiunto all'inguine da un colpo esploso da un'arma da fuoco, probabilmente dal tetto di uno dei palazzi vicini. Carpentieri era tornato da poco in libertà dopo ben 27 anni di reclusione per un duplice omicidio commesso negli anni '90. Dopo il ferimento è stato trasportato all'ospedale di Boscotrecase e poi trasferito all'ospedale Maresca di Torre del Greco. 

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«I criminali credono che tutto gli debba sempre essere concesso, che tutte le porte per loro debbano aprirsi, se non accade quel che si aspettano allora usano la violenza e la sopraffazione per arrivare al loro scopo». Sono le parole usate dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli in seguito ai danneggiamenti verificatisi oggi nell'ospedale Covid di Boscotrecase (Napoli) da parte dei parenti di un pregiudicato ferito all'inguine in un agguato camorristico. «Hanno danneggiato una struttura pubblica, un presidio ospedaliero - prosegue Borrelli - questa gente non guarda in faccia a nessuno, pretende sempre ma alla società non dà mai nulla, anzi la impoverisce. Chiediamo che queste persone vengano denunciate per avere danneggiato il pronto soccorso e per aver messo in pericolo la sicurezza di un'area covid e devono anche essere messe forzatamente in quarantena dato che una volta fuggiti dall'ospedale sono diventati un pericolo, dei potenziali portatori del virus». 
 

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