"La polizia di Stato simbolo di unione tra la città di Palermo e coloro che con professionalità difendono e hanno difeso i valori della giustizia, della legalità e della libertà, anche con il sacrificio della vita". Con queste motivazioni, domani pomeriggio, in una giornata dal valore fortemente simbolico e doloroso, nell'ambito delle celebrazioni per il ventnovesimo anniversario della strage di via D'Amelio, sarà conferita alla polizia di Stato la cittadinanza onotraria di Palermo. Un'onorifienza per tutte le donne e gli uomini in divisa, che prestano e hanno prestato servizio in una città così difficile, anche a costo della vita. Un riconoscimento che è insieme espressione di gratitudine per l’alto prezzo in termini di vite umane pagato nella lunghissima storia della polizia a Palermo e di apprezzamento per l’instancabile impegno con cui i poliziotti quotidianamente contrasto i fenomeni criminali.
Via D'Amelio, la celebrazione
La cerimonia si svolgerà nell’aula dedicata a Domenico Corona, all’interno della Caserma Lungaro, a poche decine di metri da quell’Ufficio di polizia dal quale Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, i cinque agenti della scorta di Paolo Borsellino, uscirono per l’ultima volta il 19 luglio del 1992. Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando consegnerà la cittadinanza nelle mani del capo della polizia Lamberto Giannini. Per sottolineare il significato del conferimento, che si lega non ad un momento contingente ma ad una lunga storia di onore, abnegazione e sacrificio, il Questore di Palermo Leopoldo Laricchia, ha voluto invitare alla cerimonia tutti i suoi predecessori, i questori dei decenni precedenti, per rendere concretamente visibile quel filo ideale di continuità tra tutti i poliziotti che nel tempo si sono avvicendati per garantire la sicurezza nella citta di Palermo.
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