La prima perturbazione di giugno si è abbattuta nella notte con violenza in particolare sull'Appennino bolognese e sulla Garfagnana, tra Lucca e Pistoia, causando frane, allagamenti e danni piuttosto seri in alcuni centri della montagna tosco-emiliana. Colpito anche il Friuli Venezia Giulia, con torrenti straripati, vento e mareggiate. Decine gli interventi dei vigili del fuoco, supportati dalle forze dell'ordine, con un impegno che è proseguito per buona parte della giornata. Intorno all'una un nubifragio si è scaricato nel territorio di Alto Reno Terme, in provincia di Bologna, e la situazione più critica si è registrata nella frazione di Molino del Pallone, dove uno smottamento ha ostruito un tratto del fiume Reno e l'acqua che è fuoriuscita ha invaso il paese con fango e detriti.
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«Ci vorranno giorni per rimuovere quelli a ridosso delle case», ha detto il sindaco di Alto Reno, Giuseppe Nanni. «Siamo intervenuti in tarda serata con Vigili del Fuoco e tecnici del Comune - ha aggiunto - perché nelle abitazioni c'era una situazione di criticità». Porretta Terme e Camugnano sono altri paesi del Bolognese dove il temporale ha causato danni e disagi, con le vie che si sono trasformate in torrenti, mentre a Granaglione una donna è stata temporaneamente evacuata dalla propria casa. Alcune strade sono state chiuse per gli smottamenti, altre per la caduta di alberi e piante. Non è stata risparmiata neppure la sede della Piquadro, noto marchio italiano di pelletteria, a Gaggio Montano. «Un pò di danni ci sono stati, ma sono limitati», ha detto l'ad Marco Palmieri.
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Maltempo, frane e disagi nel Bolognese: danni in Garfagnana, amreggiate in Friuli Venezia Giulia
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Venerdì 5 Giugno 2020, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 17:26
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