«È arrivata una bolletta di quasi 7mila euro e ci hanno staccato il gas. I miei figli piccoli da una settimana si lavano con l’acqua fredda e dormono vestiti per proteggersi dalle temperature rigide. Non possiamo neanche cucinare, compriamo cibo pronto al supermercato. Non ne possiamo più, chiediamo aiuto». A lanciare l’appello disperato è Marian Dimache, costruttore 47enne originario della Romania, da sei anni residente a Zero Branco, in provincia di Treviso. Sua moglie Michela gestisce la pasticceria “Le delizie di Dea” a Marghera. La coppia ha tre figli: Andrei di 22 anni – che già vive da solo e lavora con la mamma – e i due piccoli, Luca Edward di 12 e Dea Maria di 10, che da una settimana patiscono il freddo.
Bolletta pazza da 7mila euro
L’odissea della famiglia Dimache è iniziata lo scorso giovedì, quando all’improvviso è stato staccato il gas. Marian chiama subito il suo fornitore, Liquigas, per avere spiegazioni e dopo diverse telefonate arriva la brutta sorpresa: 6.914,35 euro pari a 1.510 metri cubi di gas consumati in appena 47 giorni.
Famiglia nel caos
Marian e la sua famiglia sono sprofondati nella disperazione: «Com’è possibile che abbiamo consumato 1.510 metri cubi di gas in 47 giorni? Ovviamente ho chiesto spiegazioni e mi hanno detto che l'apparecchio, che ho in giardino e che dovrebbe inviare i dati del contatore, per un certo periodo avrebbe smesso di funzionare. E quando avrebbe ripreso a farlo, avrebbe fornito la cifra pazza di 7mila euro, un conguaglio. Mi hanno proposto anche di rateizzare, ma io non voglio pagare. L’apparecchio è collegato al contatore del vicino e lui non ha avuto problemi. E poi anche fosse vero, mi farebbero pagare i consumi di anni fa con i costi di oggi. Ma è un loro errore, loro se ne devono fare carico. Mi hanno perfino detto che nell’ultimo anno ho ricevuto bollette a zero euro, ma non è vero». Il 47enne si è rivolto ai carabinieri: «Non è loro competenza e mi hanno consigliato di rivolgermi a un avvocato. Ma gli avvocati costano. Non sappiamo più cosa fare, aiutateci».
La replica della società
Contattata la società, ha spiegato così: «Liquigas precisa che l’interruzione della fornitura di Gpl è dovuta ad alcuni mancati pagamenti di precedenti fatture che risalgono all’anno 2021 e 2022. Il cliente ha comunicato al servizio clienti il pagamento dell’ultima fattura scaduta in data 16 gennaio 2023: Liquigas sta procedendo celermente nella consueta verifica secondo le procedure previste in simili casistiche. La fornitura riprenderà nel più breve tempo possibile previo rapido accertamento dei corretti pagamenti. In merito alla prossima fattura di 6.914,35 €, Liquigas ha accertato che tale ammontare corrisponde al conguaglio del consumo effettivamente avvenuto a partire da gennaio 2021. Comprendendo perfettamente la difficile situazione, Liquigas ha prontamente trasmesso piena disponibilità attraverso l’elaborazione di una proposta di rateizzazione dei dovuti pagamenti».