Bici, «troppi morti»: l'allarme delle associazioni. Ecco le 10 regole per poter pedalare in sicurezza

Le frecce, i freni, le corsie da tenere: ecco cosa fare

Bici, «troppi morti»: l'allarme delle associazioni. Ecco le 10 regole per poter pedalare in sicurezza
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Martedì 13 Dicembre 2022, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 19:08

L'appuntamento è per questa mattina davanti al ministero delle Infrastrutture e trasporti: «Nel nome di Davide Rebellin, di Manuel Lorenzo Ntube e delle altre centinaia di vittime in bici di questi anni. #Basta morti in strada e #basta morti in bici». Questo l’incipit dell’appello per la manifestazione che ha l'obiettivo di segnalare una emergenza a livello politico e sociale. Scrivono le federazioni e le associazionì che aderiscono al sit-in: le biciclette «non sono uno scomodo intralcio alla circolazione, ma una parte della soluzione per avere città piu vivibili e una mobilità veramente sostenibile». Saranno presenti Legambiente, Fiab, Touring Club Italiano, Bikeitalia, La Nuova Ecologia, ACCPI, ANCMA, ASviS, Clean Cities Campaign, Fondazione Luigi Guccione, Fondazione Michele Scarponi, Kyoto Club, Salvaiciclisti, VeloLove, Vivinstrada.

La richiesta è di avere città a 30 km/h, piu fondi per le ciclabili, subito la legge sulla distanza di sorpasso a 1,5 metri e politiche orientate alla Vision Zero, che permettano di dare spazio e sicurezza alle persone prima che alle auto e che azzerino le vittime degli incidenti stradali. Le cronache quotidiane, infatti, riferiscono che in Italia gli incidenti, anche mortali, rappresentano una emergenza non più rimandabile per le istituzioni.

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Sulle morti a causa di incidenti stradali si è espressa di recente persino l’Onu, attraverso il segretario generale Guterres che proprio in occasione della Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada ha detto: «Ogni anno 1,3 milioni di persone perdono la vita in incidenti stradali e 50 milioni sono feriti.

Si tratta della principale causa di morte per bambini e ragazzi».

E allora, in attesa di iniziative politiche che incentivino questo mezzo di trasporto assolutamente ecologico, come affrontare la strada in sella alla due ruote?

Ecco le dieci regole principali indicate dagli esperti.

Quando si usa la bicicletta, la sicurezza è importantissima, ribadiscono da tempo dalla Ducati e dall'Associazione Motomorphosis. «Prima di tutto, per essere dei bravi ciclisti bisogna essere educati e rispettare gli altri utenti della strada, dall'automobilista al pedone», è da sempre il messaggio che arriva da chi si occupa da anni di educazione, sicurezza e mobilità. Questa in realtà non è una regola: essere educati dovrebbe essere un vero e proprio comportamento naturale. E soprattutto, non è un consiglio rivolto soltanto ai ciclisti, ma a tutti coloro che vivono ogni giorno la strada. 

Circolare a destra
Circolare sempre e comunque a destra. E' vero che nelle grandi città si cerca in tutti i modi di evitare ingorghi salendo sui marciapiedi o facendo “zig zag” tra la auto. Qualora, però, la strada fosse veramente bloccata, gli esperti consigliano di scendere dalla bici e di condurla a mano, di fare molta attenzione ed essere educati: sul marciapiedi è giusto che ci siano i pedoni e non c’è bisogno di essere prepotenti e aggressivi.

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Non pedalare affiancati in gruppo
Non bisogna mai pedalare in più di due affiancati, perché così si occuperebbe la carreggiata. 

Essere sempre visibili e luminosi
La visibilità è fondamentale quando ci si muove in bicicletta: purtroppo automobilisti e motociclisti non sono ancora abituati a condividere la strada con le bici. È bene dunque far notare la propria presenza. Assicurarsi di avere sempre le luci anteriori e posteriori accese quando ci si sposta nelle ore serali. La luce anteriore deve essere bianca o gialla, quella posteriore rossa, i catarifrangenti rossi sul lato posteriore e gialli sui pedali e sui lati. Si può indossare anche un gilet giallo catarifrangente. In generale, meglio evitate i colori scuri quando si va in bici.

Conoscere bene i segnali della strada
La bicicletta è un vero proprio veicolo: bisogna fermarsi agli stop e ai semafori rossi e dare la precedenza quando richiesto.

Usare le piste ciclabili
Se ci sono le piste ciclabili, o corsie riservate per le biciclette, circolare al loro interno.

Attenzione a non distrarsi con la musica
Evitate di ascoltare la musica con gli auricolari mentre si pedala: c'è il forte rischio di distrarsi e di non sentire i rumori della strada, che possono invece aiutare ad accorgersi, ad esempio, che sta arrivando una automobile.

Braccia libere quando si pedala
Quando si va in bici bisogna assicurarsi di avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano, così da essere pronti per compiere eventuali manovre qualora ci si trovi davanti a degli ostacoli o sia necessario frenare improvvisamente. Insomma, niente cellulare in mano mentre si pedala.

 

Usare le braccia come “frecce”
In macchina per indicare la svolta a destra o a sinistra all’automobile che sta dietro si usano le frecce luminose. In bicicletta è bene usare le braccia, quando si deve girare.

Controllare sempre i freni e il campanello
Essendo un veicolo a tutti gli effetti, la bicicletta deve essere obbligatoriamente equipaggiata con freni funzionanti e campanello. Necessario anche verificare se le ruote siano ben gonfie, e se non si è sicuri portare la bicicletta nella “ciclofficina” della vostra città: si tratta di una vera e propria officina per le bici dove si può imparare a conoscerne meglio il funzionamento e anche ad aggiustarla da soli.

E poi, non correre
Quando si pedala, fare attenzione e non correte in curva, soprattutto se l'asfalto è bagnato: il rischio è di scivolare proprio in mezzo alla strada.

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