Bibione, estorsione ai commercianti ambulanti: blitz dell'Antimafia contro la Camorra. Arresti e perquisizioni

Un mercato ambulante
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 09:52 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 11:49

Arresti in Friuli Venezia Giulia e in Veneto per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Personale della Direzione Investigativa Antimafia e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Trieste hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di numerosi soggetti della Camorra napoletana. L'attività è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di diversi episodi di estorsione aggravata dal metodo mafioso, per avere costretto, con reiterate condotte intimidatorie, numerosi commercianti ambulanti friulani e veneti a non esercitare la propria attività imprenditoriale e per impedire il regolare svolgimento, a Bibione (Ve), della manifestazione fieristica estiva "I Giovedì del Lido del Sole". Lo scopo era quello di riuscire ad ottenere un diretto controllo delle attività economiche e condizionare così il libero mercato e lo sviluppo economico e sociale della località turistica. Particolarmente significativi alcuni episodi in cui sono state organizzate spedizioni punitive con armi nei confronti di chi non sottostava alla egemonia imposta dal capo del gruppo criminale anche in altre manifestazioni fieristiche del litorale friulano-veneto. Le perquisizioni sono state effettuate dai Reparti territoriali della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e dei militari dell'8° Reggimento Genio Guastatori di Legnago presso i luoghi nella disponibilità delle persone indagate nelle province di Udine, Venezia e Pordenone.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA

«Il mio ringraziamento alla Dia, alla Guardia di Finanza ed alla Dda di Trieste per l'operazione che ha visto decine di arresti per estorsione aggravata dal metodo mafioso nel Veneto orientale e nel Friuli Venezia Giulia». Lo dice il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra dopo gli arresti scattati a Trieste. «Infiltrazioni di camorra in un territorio che si pensava immune e proprio questa convinzione di impermeabilità a certi fenomeni è il grave errore di chi si reputa invulnerabile - aggiunge - Non solo quindi infiltrazione economica, quella silente, ma anche quella della violenza diretta». «Plaudo alle forze dell'ordine e alla magistratura, ma è necessario sollecitare l'attenzione e la sensibilità dei cittadini, degli operatori economici a denunciare, a porre subito un argine a queste degenerazioni mafiose.

Trieste che sembra così lontana dai territori tipicamente investiti da fenomeni criminali - conclude - dimostra come l'attenzione della politica non deve mai venire meno né illudersi per ipotetiche zone di immunità. La commissione Antimafia potrebbe pianificare una prossima missione a Trieste proprio per indagare a fondo quanto sta succedendo e dare un segno concreto di presenza e vicinanza alla società civile sana e onesta che non piega la testa». 

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