Caserta, bagnino eroe porta in salvo due bimbi poi muore per un malore: era un marocchino di 42 anni

L'uomo ha sfidato il mare agitato per recuperare i piccoli. «Quello stabilimento era la sua vita»

Caserta, il bagnino eroe porta in salvo due bimbi: ritorna a riva e muore
di Marilù Musto
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Mercoledì 8 Giugno 2022, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 10:06

CASERTA «È stato un eroe». Con le lacrime agli occhi, i soccorritori della guardia costiera di Castel Volturno, ieri mattina, hanno ricostruito la morte di Rahhaal Amarri, 42 anni, marocchino conosciuto lungo il litorale casertano come Said, bagnino e gestore del Lido dei Gabbiani nel vecchio Villaggio Coppola di Castel Voturno.
L'uomo è morto per salvare due bambini che erano stati trascinati a largo dalla corrente: li aveva visti annaspare in mare e, senza pensarci un attimo, si era tuffato. Erano circa le undici del mattino quando aveva portato i bambini di sei e otto anni in salvo sulla scogliera.
Poco dopo, però, è morto in acqua colto da un malore, nel punto esatto dove aveva ripescato i bambini, quasi a ricordare lo scambio delle due vite al costo di una. È un mare traditore quello di Castel Volturno, capace di inghiottire persone a pochi passi dalla riva a causa dei dislivelli della sabbia e delle correnti.

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LA FUGA
E il buon Said, Rahhaal all'anagrafe, un figlio e una moglie che sono rimasti a vivere in Marocco e un lavoro sulla costa della Campania qui in Italia, non ha avuto neanche il tributo del ringraziamento: i bambini salvati sono stati portati subito via dalla mamma, probabilmente terrorizzata dall'epilogo della vicenda.
La donna sarebbe scappata a gambe levate dal lido temendo che le venisse contestata, probabilmente, la mancata vigilanza dei due ragazzini.

Per ora, non ne risponderà perché nessuno pare abbia fornito indicazioni sulla sua identità. «Ma chi sa, adesso ha il dovere di parlare», dicono i connazionali e i colleghi di Said, morto come nella migliore tradizione degli eroi senza gloria. »Saranno le indagini, adesso, ad accertare se l'uomo fosse in possesso del brevetto di salvataggio. A riva, ieri mattina sul tardi, è arrivato cadavere, trasportato dai soccorritori che hanno raggiunto il corpo esanime a circa cento metri dalla riva. «La verità è che il mare era molto agitato e quei bambini non si sarebbero proprio dovuti tuffare. Qualcuno aveva il dovere di dirglielo», spiega un gestore di un lido di Ischitella. «Lungo questo litorale muoiono bagnanti a decine per imprudenza, a volte troviamo i corpi dopo sei o sette giorni», raccontano invece i volontari di un'associazione che da tempo opera sul posto.

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LA VITA
Said viveva nell'abitazione dei proprietari dello stabilimento balneare «Il Lido dei Gabbiani», e gestiva da tempo l'attività in qualità di rappresentante legale di una società che ne stava per acquisire il ramo d'azienda; lo stabilimento come aveva ripetuto spesso era la sua vita, chi lo conosceva lo descrive come un grande lavoratore, tuttofare, sempre pronto ad aiutare gli altri, disponibile con i clienti dello stabilimento. Il fratello di Said, Omar Amarri, residente a Firenze, arriverà nelle prossime ore a Caserta. E sarà lui a chiedere l'autopsia sul corpo del fratello che ora si trova all'istituto di medicina legale di Caserta. Sarà l'esame ad accertare le cause della morte anche se dai primi accertamenti compiuti dal pm di turno della Procura di Santa Maria Capua Vetere, dalla Guardia Costiera di Castel Volturno e dai sanitari del 118, il caso è stato già catalogato come un tragico incidente. Tutto è accaduto tra le 10 e le ore 11 di ieri.

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LA DINAMICA
Tragica la sequenza: i due bimbi di sei e otto anni, uno con i braccioli e l'altro senza, si sarebbero tuffati in acqua, ma poco dopo sarebbero stati risucchiati dalla corrente.
I bambini hanno gridato per richiamare l'attenzione; Said e un'altra persona che stava raccogliendo frutti di mare si sono buttati in acqua. Il 42enne marocchino è riuscito a salvare uno dei due bimbi, portandolo sulla scogliera, poi si è rituffato per salvare il secondo, verso cui stava arrivando anche l'altro soccorritore; quest'ultimo ha afferrato il bimbo e l'ha portato a riva, aiutato da un bagnino, mentre Said è rimasto dietro. Quando è stato riportato a riva è stato inutile l'utilizzo del defibrillatore, il cuore di Said aveva smesso di battere. E la madre dei bambini era già fuggita.
 

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