«Nell'impeto legiferante, il sindacato dei magistrati, anzi direi dei Pubblici Ministeri - che dunque intendono scrivere di proprio pugno le leggi che dovranno applicare - scavalca perfino il contratto di governo, che non prevede affatto, per dirne una, l'abolizione del divieto di reformatio in peius. E non una sola parola sulla durata delle indagini preliminari, sede del 60% delle prescrizioni dei procedimenti. Chissà cosa ne pensa la Lega. È questa la partita? Siamo prontissimi, come sempre dalla parte del diritto di difesa e della ragionevole durata dei processi», conclude Caiazza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA