Autocertificazione Natale, 26 e Capodanno: cosa bisogna scrivere. La circolare del Viminale

Natale, S. Stefano e Capodanno: per gli spostamenti serve l'autocertificazione, ecco cosa scrivere
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Sabato 5 Dicembre 2020, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 00:59

A Natale chi deciderà di lasciare il proprio comune dovrà farlo solo per ragioni di necessità tra cui rientrano le visite a parenti o amici non autosufficienti. E quindi, servirà l'autocertificazione.

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«Si evidenzia che tra le situazioni di necessità, per le quali resta fermo l'uso del modulo di autodichiarazione, può farsi rientrare, a mero titolo di esempio, l'esigenza di raggiungere parenti, ovvero amici, non autosufficienti, allo scopo di prestare ad essi assistenza, secondo quanto già chiarito in apposita Faq pubblicata sul sito web del Governo». È quanto si legge sulla circolare del Viminale indirizzata ai prefetti a cui si chiede di convocare al più presto dei tavoli di coordinamento.

Si ricorda che non si può andare nelle seconde case.

Le biblioteche saranno aperte solo su prenotazione. 

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Attenzione nei controlli alle principali arterie di traffico e nelle stazioni per vigilare sul rispetto delle norme e delle limitazioni che riguardano gli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e, tra i Comuni, nelle giornate di Natale, S.Stefano e Capodanno. È quanto chiede un passaggio della circolare del Viminale indirizzata ai prefetti, dove si legge: «attenzione andrà rivolta ai controlli da effettuarsi sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto, in considerazione, soprattutto, degli spostamenti conseguenti alle particolari restrizioni previste dal comma 4 dell'art.1 del Dpcm». Sorvegliati speciali saranno dunque le stazioni ma anche le aree a rischio folla durante le vacanze di Natale. 

La circolare del Viminale ---> scarica il pdf

Le scuole

Per quanto riguarda la scuola, nella circolare, si chiede ai prefetti di convocare al più presto dei tavoli di coordinamento e di elaborare un documento con misure specifiche in tempo utile per la partenza del 7 gennaio. In caso di inerzia sulle misure concordate potrà intervenire il prefetto o il presidente di regione. Ai prefetti è richiesto di stilare report periodici sui tavoli in modo da segnalare tempestivamente le difficoltà. E in caso di criticità, invece, si potranno predisporre chiusure con un'apposita ordinanza regionale. 

Vediamo cosa dice il testo della circolare. Il ricorso al potere di ordinanza regionale, con efficacia limitata all'ambito provinciale per il quale dovesse rendersi necessario il suo esercizio, si configura come intervento «di chiusura», ipotizzabile nel caso in cui l'azione diretta a riattivare la didattica in presenza dovesse incorrere in criticità di varia natura, non superabili attraverso l'espletamento della fase di coordinamento», al tavolo presieduto dal Prefetto sui trasporti. L'attività didattica in presenza sarà infatti garantita per il 75% dal 7 gennaio per le superiori.

Chi viaggia da e per l'estero

Chi rientra dall'estero tra il 10 e il 20 dicembre deve eseguire il tampone o osservare la quarantena. Quarantena obbligatoria per chi entra in Italia, invece, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. Niente quarantena per chi viaggia su voli Covid-tested. 

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