MESTRE - Era fermo immobile con quel pugnale tra le mani. Guardava fuori dal finestrino ripetendo delle frasi incomprensibili, sembravano rivolte verso il nulla, verso i passanti, era impossibile capirlo con esattezza. Ho capito solo una parola, ripetuta per tre volte: “Allah, Allah, Allah”». Giuseppe Mazzone, 35 anni, è l’autista di Actv che, l’altra sera, ha permesso alla polizia di bloccare un uomo in stato confusionale, armato di coltello, che era salito a bordo del suo autobus della linea 31h in zona Venezia. «Eravamo in stazione - racconta a Il Gazzettino - ho visto un po’ alla volta i passeggeri scendere. Poi ho capito perché: quell’uomo, uno straniero di mezza età, se ne stava lì con quel coltello in bella vista, farneticando quelle frasi senza senso».
LA DINAMICA
Quando è ripartito, Mazzone ha prima chiamato la centrale operativa, senza però riuscire a farsi capire: «Non volevo dare nell’occhio, non volevo agitarlo.
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LE REAZIONI
Il suo gesto ha raccolto gli applausi a scena aperta di politici e dirigenti della società di trasporto pubblico veneziano. A cominciare dal presidente della Regione, Luca Zaia: «Ha dimostrato grande professionalità, freddezza, non comune capacità di gestire una situazione di oggettivo pericolo. Quella che ha dato oggi l’autista di un mezzo pubblico a Mestre è una vera dimostrazione di senso civico, responsabilità e abilità. A lui dico grazie e mi complimento». «Complimenti davvero per non essersi voltato dall’altra parte - ha aggiunto il sindaco Luigi Brugnaro - Anche oggi Venezia ha dato prova di poter contare su persone di coraggio e di responsabilità che non si rassegnano a chinare il capo davanti a situazioni di pericolo e di degrado sociale». Non poteva mancare il commento del direttore generale di Avm-Actv Giovanni Seno: «Mi unisco ai ringraziamenti e ai complimenti al nostro autista. Sono queste le persone (e ce ne sono tante) di cui l’azienda è orgogliosa e deve essere orgogliosa».