Castel Volturno, asilo degli orrori: unghie spezzate e peperoncino negli occhi a bambini di 5-6 anni, gestori ai domiciliari

Caserta, asilo degli orrori: unghie spezzate e peperoncino negli occhi a bambini di 5-6 anni, gestori ai domiciliari
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Venerdì 11 Giugno 2021, 13:52 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 10:57

Unghie spezzate, peperoncino negli occhi e poi chiusi dentro stanze buie. Dei veri e propri metodi di tortura. Un asilo degli orrori è stato scoperto a Castel Volturno (Caserta). La Polizia ha messo agli arresti domiciliari due coniugi ghanesi di 35 anni, che gestivano l'asilo abusivo. L'ordine è arrivato dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

LE TESTIMONIANZE - Sono state le piccole vittime di cinque e sei anni, prevalentemente di origine nigeriana, a tracciare il quadro dell'orrore, permettendo agli inquirenti di raccogliere elementi tali da ottenere l'arresto della coppia. 

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LA SCOPERTA - La struttura da incubo era stata scoperta alcuni mesi fa e in quella circostanza i poliziotti della Squadra Mobile di Caserta avevano trovato 11 bimbi che i genitori, in cambio di una retta, avevano affidato alla coppia ghanese perché gli garantisse vitto e alloggio.

Dopo la scoperta della Polizia, i bimbi sono stati affidati a strutture protette messe a disposizione dai servizi sociali del Comune di Castel Volturno.

LE INDAGINI - Le indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono però proseguite, accertando che i piccoli venivano lasciati in custodia alla coppia anche per giorni, e ciò perché i genitori, anch'essi non regolari sul territorio statale, facevano lavori saltuari, così poteva capitare che qualcuno venisse arrestato e non si facesse vivo. Sono poi emerse le continue violenze e vessazioni psicologiche che i bimbi dovevano subire per mano dei coniugi ghanesi; in particolare tre bimbi nigeriani che non volevano adeguarsi alla ferree regole della casa avrebbero subito punizioni corporali, venendo privati del cibo e dell'acqua, denudati e internati in stanze prive di luce e riscaldamento, picchiati con bastoni e mazze di ferro.

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