Appennini senza neve, aiuti del governo: dai ristori alla cassa integrazione, ecco le misure della Santanché

Gli operatori delle funivie hanno perso a Natale il 40% del fatturato stagionale per l'assenza della neve

Appennini senza neve, aiuti del governo: dai ristori alla cassa integrazione, ecco le misure della Santanché
di Francesco Bisozzi
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 06:51

Ristori in arrivo per la montagna. L'Appennino senza neve mette a rischio la ripresa del turismo bianco dopo il Covid e così ieri il ministro Daniela Santanchè ha incontrato Regioni e associazioni di categoria. Governo al lavoro, dunque, per sbloccare i fondi già assegnati alle varie Regioni, ma al momento vincolati all'emergenza Covid. Non solo. Alle aziende che nel 2022 hanno investito per esempio per la messa in sicurezza degli impianti sciistici verrà restituita almeno una parte delle risorse impegnate per far fronte all'emergenza attuale. E poi fari puntati su ammortizzatori sociali e Comuni di montagna.

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IL PIANO
L'idea è di aiutare questi ultimi utilizzando il gettito proveniente dall'Imu.

Soddisfatto il ministro del Turismo: «Sono emerse quattro dimensioni cruciali sulle quali agire fin da subito, in attesa di approntare una strategia più strutturata e circostanziata per il lungo termine. Le risposte dal governo arriveranno al massimo entro l'inizio di febbraio».  All'incontro di ieri hanno partecipato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e gli assessori regionali di Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche e Molise, oltre agli uomini della Direzione Turismo della Regione Lazio. Come detto erano presenti anche le associazioni di categoria, dall'Anef a Federalberghi, da Assoturismo di Confesercenti a Federturismo di Confindustria, giusto per citarne alcune. Così il titolare del Turismo: «Ringrazio le Regioni e le associazioni di categoria che hanno partecipato a questo tavolo di lavoro perché si trattava di un appuntamento di fondamentale rilevanza, in cui sono state avanzate richieste giuste e significative in relazione alla questione che conosciamo». Dal confronto dei dati della crisi delle montagna e dalle necessità di imprese e amministrazioni locali, sono emerse quattro dimensioni cruciali sulle quali agire nel minor tempo possibile. «Innanzitutto ha proseguito il ministro Daniela Santanchè lavoreremo per sbloccare quei ristori già assegnati alle varie Regioni ma al momento vincolati all'emergenza Covid, cosicché possano invece essere rediretti sulla situazione appenninica». Non solo. «Possiamo poi ristornare gli investimenti fatti nel 2022 dagli impianti sciistici per direzionarli sotto forma di nuove risorse per il 2023», ha affermato Santanché. Ma ancora resta da stabilire in che misura si possa applicare lo storno. «Un terzo driver d'intervento ha chiarito il ministro del turismo va senz'altro focalizzato sugli ammortizzatori sociali, che in fasi emergenziali come questa sono fondamentali». A quanto trapelato il Turismo ha già avuto dei primi contatti interlocutori col ministero del Lavoro sull'argomento.


EMERGENZA APPENNINI
Infine, il capitolo degli aiuti da destinare alle località montane dell'Appennino, dove la situazione è problematica. «Faremo in modo che le risorse Imu riscosse dallo Stato in virtù del decreto varato dal governo Monti vengano rispese in quei territori», ha annunciato Santanchè. Che poi ha parlato di tempistiche: «La mia preoccupazione più che ai soldi e alle risorse è legata all'execution, alle tempistiche e alle capacità di gestione dei fondi e degli strumenti che verranno messi a disposizione per far fronte al problema. Pertanto, ancora una volta, è necessaria un'interlocuzione continua tra enti locali, associazioni e ministero. Motivo per cui ritengo utile che quello di oggi sia un punto di partenza: farò in modo che il tavolo per l'Appennino diventi un tavolo permanente sulla montagna e mi impegno affinché venga riconvocato tra 2-3 settimane per presentare le prime risposte del governo». Gli operatori delle funivie hanno perso a Natale il 40% del fatturato stagionale per l'assenza della neve. Chiedono ristori, una moratoria fiscale, la possibilità di attivare la cassa integrazione per gli stagionali ma anche la sospensione dei mutui (in questo caso occhi puntati al Milleproroghe). Ma se da un lato servono risposte per l'immediato, dall'altro gli addetti ai lavori avvertono che è necessario calare a terra al più presto un progetto complessivo per l'Appennino, che per non perdere il proprio appeal dovrà nel tempo reinventare la propria offerta, andando oltre lo sci. 

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