Ristori in arrivo per la montagna. L'Appennino senza neve mette a rischio la ripresa del turismo bianco dopo il Covid e così ieri il ministro Daniela Santanchè ha incontrato Regioni e associazioni di categoria. Governo al lavoro, dunque, per sbloccare i fondi già assegnati alle varie Regioni, ma al momento vincolati all'emergenza Covid. Non solo. Alle aziende che nel 2022 hanno investito per esempio per la messa in sicurezza degli impianti sciistici verrà restituita almeno una parte delle risorse impegnate per far fronte all'emergenza attuale. E poi fari puntati su ammortizzatori sociali e Comuni di montagna.
IL PIANO
L'idea è di aiutare questi ultimi utilizzando il gettito proveniente dall'Imu.
EMERGENZA APPENNINI
Infine, il capitolo degli aiuti da destinare alle località montane dell'Appennino, dove la situazione è problematica. «Faremo in modo che le risorse Imu riscosse dallo Stato in virtù del decreto varato dal governo Monti vengano rispese in quei territori», ha annunciato Santanchè. Che poi ha parlato di tempistiche: «La mia preoccupazione più che ai soldi e alle risorse è legata all'execution, alle tempistiche e alle capacità di gestione dei fondi e degli strumenti che verranno messi a disposizione per far fronte al problema. Pertanto, ancora una volta, è necessaria un'interlocuzione continua tra enti locali, associazioni e ministero. Motivo per cui ritengo utile che quello di oggi sia un punto di partenza: farò in modo che il tavolo per l'Appennino diventi un tavolo permanente sulla montagna e mi impegno affinché venga riconvocato tra 2-3 settimane per presentare le prime risposte del governo». Gli operatori delle funivie hanno perso a Natale il 40% del fatturato stagionale per l'assenza della neve. Chiedono ristori, una moratoria fiscale, la possibilità di attivare la cassa integrazione per gli stagionali ma anche la sospensione dei mutui (in questo caso occhi puntati al Milleproroghe). Ma se da un lato servono risposte per l'immediato, dall'altro gli addetti ai lavori avvertono che è necessario calare a terra al più presto un progetto complessivo per l'Appennino, che per non perdere il proprio appeal dovrà nel tempo reinventare la propria offerta, andando oltre lo sci.