La sua fidanzata, Veronique Salle (55), si è miracolosamente salvata, riuscendo a scansarsi. Ha assistito impotente alla scena e si è subito precipitata a cercarlo con un apparecchio Artva. Dopo aver localizzato il corpo, ha chiamato i soccorsi. Il distacco, di dimensioni contenute, è stato generato da una 'placcà, un insidiosissimo cumulo di neve formato dal vento, che si trovava leggermente sopra i due fidanzati. «Francois ha visto prima di me la slavina, mi ha urlato di fare attenzione, io mi sono spostata mentre lui è stato travolto», ha spiegato la donna ai finanzieri del Sagf di Breuil-Cervinia che hanno ricostruito l'accaduto.
Una situazione di rischio notevole, ma non tale da escludere la possibilità di fare delle gite. A patto che si faccia molta attenzione. «Era previsto che sopra i 2.300 metri ci potessero essere delle placche provocate dai venti Nord occidentali che hanno ispessito i cumuli già presenti», aggiunge Comune. Le operazioni di ricerca e di recupero sono state ostacolate proprio dal forte vento e dalla scarsa visibilità. L'elicottero ha trasportato in quota non senza difficoltà le guide del soccorso alpino valdostano, alcune squadre cinofile e i finanzieri. L'uomo si trovava sepolto da due metri di neve molto pesante e molto compatta, da cui non è stato facile estrarlo. Il medico non ha potuto che constatarne la morte.
La compagna, sotto choc e in lieve stato di ipotermia, è stata presa in carico da uno psicologo. I due scialpinisti, esperti e dotati di tutto il materiale tecnico necessario, erano giunti in Italia nella mattina di oggi, prevedendo di trascorrere nella regione il fine settimana.
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