Antonio Caracciolo morto in casa da mesi, il figlio indagato per occultamento di cadavere: «Non è mio padre»

Luigi Roberto Caracciolo, figlio dell'84enne trovato morto 7 mesi dopo il decesso, è accusato di aver nascosto il cadavere del padre per continuare a incassare i soldi della sua pensione

Antonio Caracciolo morto in casa da mesi, il figlio indagato per occultamento di cadavere: «Non so chi sia, mio padre vive in Svizzera»
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 19:49

Si tinge di giallo il caso di Antonio Caracciolo, l'uomo di 84 anni trovato morto in casa a Corigliano d'Otranto, nel leccese, quasi un anno dopo la data del decesso stabilita dall'autopsia. Sulla vicenda sta indagando la Procura di Lecce: gli inquirenti sospettano che il figlio del defunto, il 56enne Luigi Roberto Caracciolo, abbia di proposito tenuto il cadavere del padre nascosto per continuare a incassare i 600 euro mensili di pensione. 

Interrogato dal Pm Luigi Mastroniani, l'indagato si è difeso sostenendo a gran voce che l'uomo trovato mummificato in quell'abitazione, in realtà, non sia suo padre: quest'ultimo sarebbe ancora vivo e vegeto in Svizzera, ospitato da alcuni parenti.

Il 56enne ha in sostanza ripetuto quanto già detto lo scorso 15 marzo, quando i carabinieri sono entrati insieme a lui nell'appartamento di via San Lorenzo 42 e hanno ritrovato il cadavere su una brandina, avvolto dal lenzuolo, vicino a un ventilatore lasciato acceso. 

Il figlio dell'84enne ha riferito al magistrato di aver prelevato i soldi della pensione del padre perchè autorizzato da lui a farlo.

Ma gli inquirenti non credono a questa versione dei fatti. Per conoscere la verità bisognerà attendere i risultati del test del Dna effettuato durante l'autopsia, che tuttavia non ha rilevato segni di violenza o effrazione. 

Lo stabile in cui viveva l’84enne doveva anche essere messo in sicurezza, dopo la caduta di alcuni calcinacci. Il proprietario dell'immobile era stato pure diffidato per via di una pensilina fatiscente, diventata pericolosa per i passanti. Ma ogni volta che i vigili urbani suonavano il campanello davanti alla porta di casa, non rispondeva nessuno. 

Il figlio insiste a Pomeriggio 5: «Non so chi sia»

Ma quindi, se non è il padre, chi è l'uomo trovato in avanzato stato di decomposizione nell'appartamento di via San Lorenzo? Luigi Roberto Caracciolo continua a ripetere di non averne idea: «Non so chi ca**o sia! Vi pare che io tengo il cadavere di mio padre in casa?! Ho solo tre stanze, dove posso metterlo: sotto le piastrelle?», ha tuonato davanti a un'inviata di Pomeriggio 5, la nota trasmissione in onda su Canale 5.

Il figlio di Antonio Caracciolo ha poi riferito, durante la stessa intervista di aver telefonato al padre lo scorso 19 marzo, nel giorno della Festa del Papà, per fargli gli auguri. «Quello trovato a Lecce non è il corpo di mio padre - ha insistito lui - non so chi sia».

Ma qualcosa non torna. Secondo quanto riporta l'emittente locale Antenna Sud, la segnalazione sulla caduta dei calcinacci dall'appartamento di Antonio Caracciolo risaliva infatti allo scorso 14 febbraio. E già allora, il figlio era stato rintracciato dai poliziotti municipali: in quella circostanza, però, aveva detto di non saper dire neppure dove fosse suo padre. Lamentandosi poi con il sindaco delle "eccessive attenzioni" dei vigili nei suoi confronti. 

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