Travolti da un furgone tre ragazzi sulla bici elettrica ad Andria: tutti morti. «Viaggiavano a luci spente al centro della strada»

Travolti da un furgone tre giovanissimi sulla bici elettrica ad Andria: tutti morti
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Mercoledì 15 Luglio 2020, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 08:02

Avevano trascorso la nottata in giro tra amici e stavano tornando a casa in tre su una bicicletta elettrica percorrendo la statale 170 tra Andria e Barletta. Alle 5 della notte scorsa, nella penombra che ancora precede l'alba, tre giovanissimi barlettani sono stati travolti e uccisi da un furgone. Sono Michele Chiarulli, di 19 anni, Giovanni Pinto e Pasquale Simone, di 17. I primi due sono deceduti sul colpo dopo l'impatto, il terzo è morto alcune ore dopo nell'ospedale Bonomo di Andria dove è arrivato in condizioni già molto critiche. 

​La dinamica dell'incidente è ancora da accertare nei dettagli, ma probabilmente i tre viaggiavano al centro strada e con le luci spente e, in ogni caso, quel che è certo è che quei ragazzi su quella strada con una bici non avrebbero potuto circolare. Dovranno comunque essere verificate le eventuali responsabilità del conducente del mezzo che ha investito le tre vittime, un fioraio 59enne di Trinitapoli, ora indagato - come atto dovuto - per omicidio stradale. L'uomo per ore è rimasto sotto choc ed è stato tenuto in osservazione nell'ospedale di Barletta per accertamenti. Le altre due persone che viaggiano a bordo del furgone sono state subito sentite dagli investigatori per ricostruire la dinamica dello schianto. Ascoltati anche i genitori delle vittime e alcuni automobilisti fermi alla vicina stazione di servizio. 

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Proprio una telecamera dell'impianto di videosorveglianza dell'area di sosta potrebbe chiarire l'esatta dinamica perché potrebbe aver immortalato il momento dell'impatto tra il furgone e la bicicletta. Sul posto dell'incidente hanno lavorato carabinieri, il medico legale e il magistrato di turno della Procura di Trani Giuseppe Francesco Aiello, oltre ai tecnici dell'Anas che hanno deviato il traffico. Stando a quanto ricostruito finora, l'incidente è avvenuto intorno alle 5. I passeggeri del furgone stavano andando a comprare merce in un mercato ad Andria quando hanno travolto il mezzo elettrico con a bordo i tre ragazzi.

L'impatto ha frantumato il parabrezza del furgone e danneggiato la parte anteriore della carrozzeria, mentre la bicicletta è stata completamente distrutta, ridotta in pezzi ritrovati durante i rilievi anche ad alcune decine di metri di distanza. Il conducente e i due passeggeri del furgone si sono fermati a prestare i primi soccorsi e hanno chiamato l'ambulanza. Quando il 118 è arrivato, per due dei tre ragazzi non c'era già più niente da fare, mentre il terzo è stato trasportato in codice rosso in ospedale, ma è deceduto poco dopo. Sarà l'autopsia ad accertare non soltanto le cause della morte, ma anche se i tre giovani avessero assunto droga o fossero ubriachi. Il conducente del furgone si è già sottoposto volontariamente agli esami tossicologici.

Nelle parole di cordoglio del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, e di vicinanza ai familiari delle vittime, c'è anche un monito ai giovani: «state attenti, siate prudenti. A quell'età - ha detto il sindaco - ci si sente invulnerabili, forti e non si fa attenzione, ma poi il dolore è grande davanti a una vita spezzata». Per il vescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, monsignor Leonardo D'Ascenzo, «quanto accaduto richiama il tema dell'emergenza educativa» e invita a «farci trovare sempre accanto ai nostri giovani». Il vescovo ritiene anche «opportuno rivedere e rileggere la normativa che accompagna l'acquisto e la distribuzione» di mezzi come le bici elettriche «che bene si prestano ad intemperanze giovanili che possono arrecare danno a sé e agli altri».

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