Il momento più toccante quando prendono la parola i figli e amici, durante la cerimonia funebre di Andrea Purgatori, la figlia, Victoria Purgatori, tra le lacrime, condivide alcuni ricordi degli ultimi mesi: «lo stringevo chiedendogli, 'Mica muori vero papà?' e lui sorridendo mi rispondeva 'Oddio, Victoria, no! e faceva i gesti scaramantici....». E continua, interrompendosi per la commozione: «È stato un grande giornalista e amico, ma il suo più grande successo è stato come padre». Prende la parola Ludovico: «Papà è stato un grande professionista e un uomo con grandi pregi e difetti, era anche ansioso, burbero, protagonista - spiega -. Sotto la sua ala protettiva sentivi il suo grande cuore. L'ansia che provava era per il timore di veder soffrire chi amava; il suo essere burbero veniva dalla ricerca della perfezione in ciò che faceva; usava l'essere protagonista per trasmettere i grandi valori in cui più ha creduto nella vita».
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Victoria Purgatori, l'addio al papà durante i funerali
Non riusciva a stare fermo «ma nei momenti fondamentali »della vita di un ragazzo c'è sempre stato e mi ha salvato tante volte».
Andrea Purgatori «ha vissuto tante vite e come nelle grandi inchieste ha lasciato piccoli pezzi di sè diffusi in tutti noi - continua Edoardo - Fino alla fine ha avuto la sua energia dirompente, l'ironia, la forza, la rabbia. Noi figli negli ultimi mesi non l'abbiamo mollato un attimo, siamo stati insieme, abbiamo guardato tanti film, fatto grandi risate e grandi mangiate. Vedere il coraggio con cui ha affrontato la malattia ha attenuato il mio terrore di perderlo. È stato un guerriero fino alla fine». Gli applausi riempiono la chiesa. Con le lacrime.
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