Crolla la gru di una piattaforma in mare, un morto e due feriti

Crolla la gru di una piattaforma in mare, un morto e due feriti
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Martedì 5 Marzo 2019, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 10:55

Un operaio dell'Eni morto e due della Bambini srl di Ravenna gravemente feriti, ma non in pericolo di vita, rappresentano il bilancio di un incidente avvenuto stamane, poco prima delle 8, sulla piattaforma estrattiva di gas dell'Eni «Barbara F.», 32 miglia marine (circa 60 km) al largo di Ancona, in acque internazionali. Egidio Benedetto, 63 anni, nato a Montenero di Bisaccia (Campobasso), ma residente a San Salvo (Chieti), era al suo ultimo giorno di lavoro sulla piattaforma, domani avrebbe dovuto lasciarla. Invece stamane durante le operazioni di trasbordo di un bombolone di azoto hanno ceduto le infrastrutture su cui era installata la gru di sollevamento, che è caduta in mare, insieme alla cabina di comando dove si trovava Benedetto. 
 



Piattaforma petrolifera in fiamme nel mar Caspio, 32 operai morti

Un operaio dell'Eni morto e due della Bambini srl di Ravenna gravemente feriti, ma non in pericolo di vita, rappresentano il bilancio di un incidente avvenuto stamane, poco prima delle 8, sulla piattaforma estrattiva di gas dell'Eni «Barbara F.», 32 miglia marine (circa 60 km) al largo di Ancona, in acque internazionali. Egidio Benedetto, 63 anni, nato a Montenero di Bisaccia (Campobasso), ma residente a San Salvo (Chieti), era al suo ultimo giorno di lavoro sulla piattaforma, domani avrebbe dovuto lasciarla. Invece stamane durante le operazioni di trasbordo di un bombolone di azoto hanno ceduto le infrastrutture su cui era installata la gru di sollevamento, che è caduta in mare, insieme alla cabina di comando dove si trovava Benedetto. Nella caduta le infrastrutture hanno colpito il supply vessel, ormeggiato alle strutture della piattaforma, sul quale doveva essere posizionata la bombola di azoto, ferendo gravemente due operatori della società ravennate, un 53enne e un 48enne. Sono stati trasportati d'urgenza all'Ospedale di Torrette di Ancona in elicottero. Uno è in prognosi riservata, l'altro ne avrà per 30 giorni, ma non dovrebbero essere in pericolo di vita. La cabina di comando è finita sott'acqua. Le ricerche dell'operaio dell'Eni, ufficialmente disperso, sono cominciate immediatamente, condotte dai sommozzatori dei vigili del fuoco, trasportati sul posto dalla motovedette della Guardia costiera. Il corpo del 63enne è stato avvistato qualche ora dopo ancora dentro la cabina, a 65 metri di profondità. Dalle immagini ricevute dal ROV (sottomarino a controllo remoto), la cabina risulta ancora agganciata tramite un cavo d'acciaio alla piattaforma, mentre il braccio della gru è adagiato sul supply vessel ormeggiato sotto la piattaforma. L'Eni ha allertato due mezzi navali per permettere il recupero della cabina con all'interno il corpo della vittima. Le operazioni proseguiranno con l'imbragatura della cabina a mezzo di un particolare ROV, in grado anche di operare in profondità fatto pervenire da Roma dal Comando Provinciale dei vigili del fuoco, per il sollevamento a bordo del motopontone ed il successivo trasferimento nel porto di Ancona. Ci vorranno ore e si andrà avanti anche di notte. Intanto la Procura di Ancona ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose a carico di ignoti e ha co-delegato le indagini alla Capitaneria di porto e al Reparto Aeronavale della Guardia di finanza. Posta sotto sequestro la piattaforma con le infrastrutture. Una morte, quella di Egidio Benedetto, che in un momento in cui la politica si divide su tutto, ha messo d'accordo tutti: sindacati, istituzioni, partiti. «Sicurezza questione nazionale» twitta la segretaria della Cisl Annamaria Furlan.
Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil chiedono un incontro all'Eni. «Un nuovo sacrificio umano» che si aggiunge alle «1.133 vittime sul lavoro del 2018» commentano i sindacati marchigiani. «Troppi gli incidenti sul lavoro. La sicurezza va garantita ad ogni livello e sostenuta attraverso azioni forti e concrete» dice il presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo. E con lui concordano i rappresentanti della Lega, di M5s e del Pd.

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