Alessia Piperno, ecco come è stata liberata: diplomazia e intelligence, il doppio canale

Dopo un mese e dieci giorni di carcere la giovane blogger torna ad abbracciare la mamma Manuela e il papà Alberto

Alessia Piperno è rientrata in Italia
di Giulia Soligon
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Giovedì 10 Novembre 2022, 17:27 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 09:01

Alessia Piperno è tornata in Italia, accolta all'aeroporto di Ciampino a Roma dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La travel blogger italiana, detenuta in Iran, è stata rilasciata questa mattina dopo un mese e dieci giorni di carcere, come ha fatto sapere Palazzo Chigi. Appena salita in aereo la prima telefonata è stata ai genitori: «Sto bene, sono emozionata e commossa» ha detto la trentenne, che finalmente è tornata a riabbracciare la sua famiglia.

Diplomazia e intelligence per il rilascio della travel blogger

Un intenso lavoro di diplomazia e d'intelligence, durato oltre un mese.

Ecco come è stato possibile riuscire a liberare la ragazza dopo il suo arresto avvenuto il 28 settembre a Teheran. La trentenne poi era stata trasferita nel carcere di Evin e là era stata messa in una cella con un'altra donna. Le sue condizioni e il trattamento a lei riservato per tutto il tempo in cui è rimasta in carcere, sarebbero stati monitorati dalla diplomazia italiana. Alla liberazione si è arrivati dunque con un lavoro su un doppio canale e al quale le autorità di Teheran hanno risposto positivamente, con un gesto di distensione in un momento in cui - vista anche l'attuale situazione internazionale - non sarebbe stato opportuno creare ulteriori frizioni con altri Stati e in particolare con l'Italia, visti i diversi rapporti e relazioni che intercorrono tra i due Paesi.

Alessia Piperno, nel cuore la voglia di viaggiare e conoscere popoli

Detenuta da fine settembre, Alessia Piperno era riuscita a contattare i genitori quattro giorni dopo l'arresto. «Sto bene, ma qui ci sono persone che dicono di essere dentro da mesi e senza un motivo, temo di non uscire più, aiutatemi» era stato il grido disperato della giovane blogger al telefono con la mamma Manuela e il papà Alberto. Appassionata di viaggi e di culture fin dagli anni del liceo (il quarto anno l'aveva trascorso negli Stati Uniti), da sei anni Alessia vive con la valigia al suo fianco. Dopo le tappe in Australia, Islanda, Panama e Nicaragua, solo per citarne alcune, l'amore per la conoscenza e i popoli l'aveva portata in Iran, dove attendeva per poter rientrare in Pakistan. Due mesi più tardi però l'arresto durato fino a oggi. «Non sappiamo spiegarci che cosa le possa essere accaduto» raccontano ancora i genitori.

 

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