«Si pone un problema di equità - ha rilevato il presidente Maurizio Franzini - che si potrebbe risolvere fissando soglie di accesso che tengano conto oltre che dei diversi livelli di reddito anche delle condizioni di godimento delle abitazioni».
L'altro dato emerso dall'analisi dell'Istat riguarda la sanità.
La rinuncia a visite o accertamenti specialistici per problemi di liste di attesa complessivamente riguarda circa 2 milioni di persone (3,3% dell'intera popolazione mentre sono oltre 4 milioni le persone che rinunciano per motivi economici». A rinunciare di più sono i più anziani, tra i 45 e 64 e rilevante ha detto il presidente Franzini, «è l'intreccio tra rinuncia e condizioni economiche.
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