Tritolo e armi in auto, nel torinese scoperto arsenale della malavita

Tritolo e armi in auto, nel torinese scoperto arsenale della malavita
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Venerdì 3 Ottobre 2014, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 13:05
Quattro chili e mezzo di tritolo, una bomba a mano di fabbricazione jugoslava, un fucile a pompa, quattro pistole e 400 proiettili di vario tipo. un vero e proprio arsenale quello scoperto dai carabinieri nel Torinese.



Due italiani, che sono stati arrestati, avevano appena dissotterrato le armi, probabilmente per mettere a segno una grossa rapina. In manette sono finiti due criminali di piccolo calibro, sorpresi a bordo di una Fiat Punto mentre trasportavano le armi. Roba da far saltare in aria un palazzo, tanto che quando sono stati fermati, dopo averli notati viaggiare a tutta velocità sull'autostrada Torino-Milano e poi sulla tangenziale di Torino, hanno messo in guardia i militari dell'Arma. «Fate piano, altrimenti facciamo la stessa fine di Falcone», il loro suggerimento.



Nel bagagliaio dell'auto le armi erano state avvolte in sacchetti di nylon e fogli di giornale. «Le abbiamo trovate per strada», hanno detto nel corso degli interrogatori successivi all'arresto. Una versione che però non convince gli investigatori, che a bordo della vettura hanno anche trovato una vanga sporca di fango e terra, proprio come fucili e pistole.



Cristian Impagliatelli, 33enne di origini pugliesi residente a Gassino Torinese, alle spalle piccoli precedenti per reati contro il patrimonio, e Salvatore Baracca, 34enne incensurato di origini sarde, ma residente a Druento, sempre nel Torinese, sono ora accusati di detenzione di armi da guerra e di materiale esplosivo.



Gli esami balistici serviranno a capire se siano già state utilizzate per compiere fatti di sangue. E aiuteranno gli investigatori a stabilire perchè sono state dissotterrate dal loro nascondiglio. L'ipotesi più probabile è che i due arrestati fossero soltanto dei corrieri, che avrebbero dovuto consegnare il carico illegale a qualche complice. Che, con ogni probabilità, stava preparando una grossa rapina.



Le indagini degli investigatori, coordinati dal pm Paolo Toso, sono indirizzate anche alla ricerca del nascondiglio, quasi certamente un terreno del Torinese. Dove, forse, potrebbero esserci altre armi. E un altro arsenale, composto da due mitragliette cariche e con silenziatore, quattro pistole cariche, un centinaio di munizioni e cinque passamontagna è stato scoperto e sequestrato sempre dai carabinieri a Melito, nel Napoletano. Le armi erano in alcuni borsoni in un'intercapedine ricavata sotto le mattonelle del pavimento di un appartamento.