Quali sono le misure adottate dall’Italia per scongiurare il pericolo?
«In base all’analisi del rischio, l’Organizzazione mondiale della Sanità e il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno dato le indicazioni per evitare i rischi. Misure che riguardano soprattutto chi viaggia. Sono le stesse adottate per tutte le febbri emorragiche, le cosiddette zoonosi, malattie trasmesse da animali delle quali si discute in questo incontro internazionale già previsto, quasi profeticamente, prima dell’allarme Ebola, all’inizio dell’anno».
In Italia, rispetto ad altri paesi c’è un rischio maggiore: sulle nostre coste, gli sbarchi sono continui.
«Misure straordinarie erano state adottate già lo scorso giugno, con la partecipazione del ministero della Difesa a Mare Nostrum. I medici del ministero della Salute sono imbarcati sulle navi che vanno nel canale di Sicilia e gli accertamenti sui migranti sono eseguiti al momento della prima assistenza alle imbarcazioni».
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